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14.06.14 - 13:360
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:41

Pompe di calore, gas, gasolio, solare termico, biomassa…la parola all’esperto: “Ecco come scegliere”

Recentemente molti proprietari di abitazioni hanno ricevuto l’aut aut per la sostituzione dei vecchi bruciatori. Qual è la miglior scelta? Ne abbiamo parlato con Lukas Bernasconi, direttore di Riello, azienda leader del settore

LAMONE – Risanamento, efficienza energetica, sostituzione delle vecchie caldaie a nafta, rinnovabili, … Il tema del riscaldamento degli edifici è in tempi recenti tornato, perdonate il gioco di parole, più che caldo. Molti proprietari d’immobili hanno infatti ricevuto, o riceveranno, la notifica del Cantone per la sostituzione dei vecchi bruciatori ormai desueti. 

Ma come procedere alla scelta? Ne abbiamo parlato con Lukas Bernasconi, direttore di Riello, azienda leader del settore che produce e installa gli impianti per tutti i vettori attualmente sul mercato, con un occhio di riguardo per l’efficienza energetica e per il borsellino.
 
Lukas Bernasconi, inziamo dalle pompe di calore, forse il sistema maggiormente scelto oggigiorno dai neo proprietari di immobili. Quando è utile optare per questo vettore? 

“In effetti oggi nelle abitazioni nuove la tendenza è quella d’installare prevalentemente pompe di calore, che rappresentano la quasi totalità dei piccoli impianti, con una tendenza anche a salire di potenza, fattore che però va a incidere negativamente, in riferimento alle pompe aria/acqua, sui costi, sull’ingombro e sui rumori delle macchine. Per quanto riguarda invece le soluzioni con sonde geotermiche sono convenienti ed efficienti quando c’è il lago e/o l’acqua di falda in prossimità, altrimenti il costo delle trivellazioni salgono alle stelle, basti pensare che i sondaggi costano fino a 100 franchi al metro, e i buchi possono arrivare a una profondità di 150 metri, il calcolo è presto fatto. Per la singola casetta nuova la termopompa rimane comunque la soluzione principe e ideale. Altrimenti, dove è possibile, il gas rimane l’alternativa migliore…”

E qui si apre anche il discorso dei risanamenti e della sostituzione dei vecchi bruciatori, che vantaggi comporta il gas? 

“Si tratta di un’ottima soluzione, anche perché per l’utilizzo ottimale delle pompe di calore è indispensabile avere una casa molto ben isolata, non sempre il caso di abitazioni datate.  Il gas è vantaggioso nei costi, a livello ecologico garantisce comunque emissioni di CO2 di almeno il 10% inferiori rispetto al gasolio e, soprattutto avendo dei range di modulazione molto spinti, permettono di avere dei consumi inferiori sempre rispetto alla nafta, vettore nettamente inferiore su tutti i fronti rispetto al gas naturale.”

Però anche anche dove il gas non è ancora arrivato la sostituzione di un bruciatore a gasolio vecchio con un nuovo può portare dei vantaggi?

“Assolutamente, se parliamo di impianti che hanno già magari 20 anni non c’è dubbio: anche con il gasolio ora la condensazione è obbligatoria, migliorano quindi di molto le performance e l’efficienza con la sostituzione. In questi casi si può inoltre pensare a delle soluzioni ibride: pompa di calore combinata con il gasolio, ma anche con il gas. Questo permette di avere macchine più piccole, leggere e silenziose, andando così a coprire i picchi di freddo con la nafta e riscaldando il resto dell’anno grazie alla pompa di calore.”

Visto che ha parlato di soluzioni ibride, immagino che lo stesso discorso valga per le combinazioni con fonti rinnovabili come solare termico e biomassa? 

“Assolutamente, anche se sul legno io ho un po’ una mia opinione: sui piccoli impianti ha infatti il grosso problema delle polveri fini, problema che non esiste sui grandi impianti in quanto vengono installati degli appositi filtri, che sono però costosissimi e non utilizzabili nel domestico. Insomma non è che scegliendo la legna si opera per forza una scelta ecologica, anzi spesso viene bruciato un po’ di tutto, che finisce quindi nell’aria: palette, legna trattata con prodotti, verniciata…È dunque importante essere molto giudiziosi con questo sistema; il problema è in parte risolvibile con le stufe a soli pellets (rigorosamente svizzeri e ticinesi però), ma il problema delle polveri rimane.”

E il solare termico?

“È una soluzione ottima, in particolare per la produzione dell’acqua calda sanitaria. Integrare il riscaldamento risulta invece più difficile per il maggior numero di pannelli necessari e per l’eccesso di calore spesso accumulato d’estate e difficilmente smaltibile, se non con la presenza di una piscina da riscaldare. Ribadisco però che per riscaldare l’acqua è davvero ideale, anche perché i costi degli impianti sono ora molto più convenienti. Infine, per concludere il giro, c’è ancora la cogenerazione.”

Ci spieghi. 

“Si tratta di un tipo di impianto (produzione combinata di calore ed energia ndr) che secondo me ha un ottimo futuro proprio a partire da ora, grazie all’evoluzione tecnologica. Oggi le macchine di ultima generazione arrivano tutte a fare un 40% di energia elettrica e un 60% di calore. Il problema di questi impianti è che per avere un rendimento ottimale, un payback insomma, la macchina deve andare per un minimo di 3mila ore all’anno, dunque è indicato maggiormente per dei condomini o tre-quattro stabili. Si va a produrre tutta l’acqua calda sanitaria con l’impianto, che essendo in funzione tutto l’anno garantirà il minimo di ore, mentre l’energia elettrica potrà essere riutilizzata o rivenduta, e i picchi di freddo ancora una volta possono essere garantiti da un bruciatore o, ancora meglio, da una piccola pompa di calore. Un ulteriore vantaggio del cogeneratore è rappresentato dalla possibilità di produrre anche il freddo, con i chiller ad assorbimento che non utilizzano più il freon, ma il bromuro, che viene riscaldato dal calore prodotto, generando così il freddo per i condizionatori. Anche perché con le nuove regole nelle macchine con potenza sopra i 600 Kw non sarà più possibile utilizzare i gas come il freon.”

Un aspetto che interessa molto i lettori è sicuramente quello economico, quali sono le soluzioni più vantaggiose da questo punto di vista? 

“Dal profilo economico la soluzione sicuramente più conveniente è la caldaia murale a gas, che ha ottime performance e costi contenuti rispetto alle altre, per esemplificare in soldoni: chi passa da una caldaia a gasolio a una a gas a condensazione risparmia in media un 20% sui consumi. È vero che il gas non è ancora arrivato dappertutto, ma per chi si trova a dover cambiare il vecchio bruciatore e sa che in tempi ragionevoli (1-2 anni) sarà raggiunto dal gas, è possibile installare una soluzione temporanea con il Gpl (bombolone di propano) in attesa del collegamento. Dopodiché una caldaia a gasolio e una termopompa più o meno si equivalgono nei costi, ma come detto la prima è conveniente in case nuove, ben isolate e con le serpentine, oppure in case vecchie ben risanate e con poche perdite termiche, mentre se non si interviene su questi aspetti non è la soluzione ideale.”

Anche gli aspetti geografici-climatici devono essere tenuti in considerazione nella scelta del vettore? Ad esempio tra Airolo e Ascona cambia qualcosa? 

“Sì, la pompa di calore aria-acqua ad esempio è sconsigliata sopra i 1'000 metri, mentre con la geotermia non ci sono problemi. Dopodiché in Ticino è importante fare un discorso sul solare: siamo la regione con forse la maggiore insolazione, questo vettore va dunque spinto sempre di più viste le condizioni ottimali. Chiaramente non è un discorso solo economico, ma anche di sensibilità ecologica e di mentalità, anche se oggi i prezzi sono scesi di molto e grazie alle sovvenzioni diventano davvero competitivi, se poi si costruisce ex novo la spesa aggiuntiva è davvero minima.”

Infine due parole sulla vostra azienda, di quali vettori vi occupate maggiormente? 

“Noi copriamo tutto lo spettro dei vettori e della clientela, anche quella di dimensioni maggiori, nostro ad esempio l’impianto della Supsi a Trevano da 4'500 Kw o quello da 12 megawatt di un’azienda di Quartino. Con il gas vantiamo una lunghissima esperienza proveniente dal mercato italiano, europeo e nordamericano, ma ora anche in Cina e altri paesi; per le pompe di calore ci appoggiamo invece a un produttore svizzero, con la garanzia di qualità che ne consegue. Per quanto riguarda il solare termico abbiamo i nostri pannelli ad altissima performance con vetro da 4 millimetri, strato selettivo in Tinox e certificati contro la grandine. Ci occupiamo poi anche di tutto quello che riguarda le caldaie a biomassa. Garantiamo inoltre un servizio sette giorni su sette e 24/24 con i nostri tecnici. Per maggiori informazioni è possibile consultare al sito www.riello.ch” 

dielle

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