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Cronaca
24.10.19 - 08:580
Aggiornamento: 25.10.19 - 12:47

Il giallo del venditore messo 'al bando' dall'Assofide di Locarno. Propone una stuoia dai poteri curativi. L'azienda: "Siamo in regola"

Il titolare della Pr1me di Rancate: “Lavoriamo nella piena legalità. E lo facciamo in moltissimi Paesi”. La Polizia indaga

LOCARNO - “C’è un grosso malinteso e non capiamo perché si stiano comportando in questo modo”. Replica così, sul Corriere del Ticino, Filippo Rambelli, responsabile dalla Pr1me SA, società per cui lavora il venditore ambulante messo ‘al bando’ dalla Assofide di Locarno.

 

La storia ve l’abbiamo raccontata l’altro giorno: la società immobiliare ha affisso all’entrata dei condomini che amministra un avviso agli inquilini, consigliandoli di “chiamare la polizia per i necessari accertamenti. Questa ditta non ha nessun diritto e nessuna autorizzazione da parte nostra di entrare nei vostri appartamenti”.

 

“Lavoriamo nella piena legalità. E lo facciamo in moltissimi Paesi”, replica Rambelli, precisando che il venditore della Pr1me dispone di un regolare permesso valido 5 anni, rilasciato dal Cantone.

 

Il titolare dell’azienda, che ha sede a Rancate, spiega che prima delle visite nei condomini, il venditore espone un flyer che illustra il prodotto proposto. Già, ma di cosa si tratta?

 

Quello che viene definito ‘informatore scientifico di zona’ propone di effettuare all’interno degli appartamenti un test (della durata massima di 10 minuti) col ‘Detector magnetic’, un apparecchio che individuerebbe “i punti critici ambientali atti a mettere a serio pericolo la salute umana”.

Un test gratuito, s’intende, ma poi?

 

Dopo aver smentito il fatto che il venditore abbia detto agli inquilini di essere stato incaricato dall’Assofide e di collaborare con il Cantone e la Polizia di Locarno – “una manipolazione dei fatti” -, Rambelli aggiunge che la ditta stessa prima di visitare i condomini avverte la Polizia dei comuni interessati.

 

E spiega, sempre al Corriere, che lo scopo della sua ditta è “rendere consapevoli le persone sui pericoli legati a determinati tipi di inquinamento presenti nelle abitazioni, in particolare legati alle onde elettromagnetiche”. Proponiamo un prodotto, certo, “ma non obblighiamo nessuno ad acquistarlo”.

 

Intanto il Dipartimento della sanità, contattato da TeleTicino, ha risposto che le certificazioni di dispositivi medici spettano a Swissmedic. Mentre la Polizia cantonale, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, ha avviato degli accertamenti.

 

Dunque, per riassumere, il venditore porta a porta si presenta agli inquilini dei condomini con un presunto misuratore di elettrosmog e poi propone l’acquisto di una sorta di stuoia curativa. Una stuoia antalgica e antiossidante, che avrebbe effetti positivi sul dolore, sulla circolazione e sullo stress ossidativo detta Biofarmantalgicplus.

 Trattasi di un ‘dispositivo medico’ autorizzato dal Ministero della salute italiano e che rientra tra i supporti all’attività sanitaria, quali letti per pazienti, poltrone, cuscini, coprimaterassi, eccetera. A sostenere che la stuoia abbia proprietà curative sono la Pr1me e il venditore medesimo.

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