di Marco Bazzi
BELLINZONA – E giallo sulla (per ora) mancata elezione in Gran Consiglio di Werner Nussbaumer sulla lista di Helvethica. Il medico di Gravesano, è finito nel limbo dei subentranti, nonostante abbia raccolto una valanga (considerate le dimensioni del piccolo partito alla prima prova elettorale) di consensi: 6'919 voti personali, contro i 3'839 di Maria Pia Ambrosetti, di Cugnasco. Classificatosi al secondo rango dopo il suo collega medico Roberto Ostinelli, Nussbaumer ha inciampato sui circondari. Nel senso che, incomprensibilmente, Helvethica, ha suddiviso la lista in Sotto e Sopraceneri.
I circondari sono un elemento a garanzia della rappresentanza regionale dei deputati, ma sono anche, in molti casi, una pericolosa buccia di banana per chi aspira ad entrare in Parlamento.
Ma nel caso di Helvethica, appunto, c’è un giallo da risolvere. Negli statuti del nuovo partitino non c’è infatti traccia della ripartizione regionale. E l’assemblea non l’ha mai decisa. È stato, a quanto pare, un qui pro quo verificatosi nel giorno della presentazione della lista, quando la coordinatrice del gruppo politico, Isa De Luca, ha consegnato i nominativi alla Cancelleria cantonale. Pare che qualcuno le abbia proposto l’idea di suddividere i candidati tra Sotto e Sopraceneri, e lei, senza pensare alle conseguenze, abbia optato per questa soluzione.
E adesso che si fa? Oggi Nussbaumer tenterà di chiarire l’arcano con la Cancelleria. Ieri, alla luce del suo risultato personale che lo proiettava dritto dritto in Parlamento come secondo classificato, ha esultato. Ma è rimasto basito e attapirato quando ha letto sul sito del Cantone i nomi dei due eletti sulla sua lista: Ostinelli, e questo era abbastanza scontato, e, appunto, la signora Ambrosetti. Ma come? Si è chiesto Nussbaumer… E io? Inizialmente si è pensato ad un errore da parte della Cancelleria. Ma poi è venuta fuori la storia dei circondari.
Il medico, di antica matrice socialista (militò nel Partito socialista autonomo), con un esperienza parlamentare nei Verdi, ha tentato più volte di rientrare in Parlamento e ha al suo attivo una decina di formazioni politiche: Svolta eco politica, Castagno, Federazione degli indipendenti insubrici, Partito umanista, Ticino pulito, Forza civica, Verdi liberali democratici, Lega Verde… Capirete il sentimento di beffa che ha provato ieri per la mancata elezione. Ma anche se Maria Pia Ambrosetti rinunciasse al Gran Consigio, non basterebbe, in quanto dietro di lei c’è una lunga lista di attesa sopracenerina… Quindi? Il giallo resta.