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Politica e Potere
18.10.23 - 14:090

Ve la diamo noi la responsabilità! PS e MPS lanciano i primi siluri contro il preventivo

Il Governo ha appena finito di appellarsi allo spirito collaborativo della politica. I socialisti tuonano: “Inaccettabili tagli ai sussidi di cassa malati e sul personale”

BELLINZONA – Il presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa e il direttore del Dipartimento finanze Christian Vitta hanno da poco terminato la conferenza stampa sul preventivo 2024 e sulla manovra di risanamento delle finanze cantonali (LEGGI QUI). Hanno rivolto un corale appello alla politica e alla società civile. Parole d’ordine: responsabilità, unità di intenti, spirito costruttivo, approccio collaborativo. E in un batter d’occhio, ma c’era da attenderselo, sono arrivati i primi siluri. “Inaccettabili tagli ai sussidi di cassa malati e sul personale” tuona il Partito socialista in una nota stampa firmata dal copresidente Fabrizio Sirica e dal capogruppo Ivo Durisch. “Un No secco al Preventivo 2024 e alle misure di risparmio”, gli fa eco il Movimento per il socialismo. E già tira aria di referendum.

La nota del PS

Il Consiglio di Stato ha presentato oggi il preventivo 2024, proponendo una manovra di tagli per 130 milioni di franchi che diminuisce le riduzioni per i premi di cassa malati, riduce il salario reale dei dipendenti pubblici e compromette la qualità delle prestazioni alla cittadinanza delegate agli enti sussidiati. Il Partito Socialista annuncia battaglia e ribadisce la propria opposizione anche alla riforma fiscale, due dossier strettamente correlati.

Il Partito Socialista Ticino prende atto con delusione del messaggio sul preventivo 2024, presentato oggi dal Consiglio di Stato: si tratta di una manovra di tagli dal peso di 130 milioni di franchi che va a colpire soprattutto chi percepisce i sussidi di cassa malati e i dipendenti pubblici, oltre a case anziani, istituti per invalidi e centri psico-educativi.

Andando ad agire sulle costanti della RIPAM (Riduzione dei premi dell’assicurazione malattia), si riducono di fatto i sussidi di cassa malati di fronte all’esplosione dei premi – una proposta che peserà in maniera marcata sul ceto medio ed è assolutamente incomprensibile nell’attuale situazione di costi sanitari crescenti e dell’inflazione generale -. Allo stesso tempo si chiede ancora una volta ai dipendenti pubblici di fare sacrifici proponendo di introdurre un taglio salariale fino al 2%, mascherato con il nome ingannevole di “contributo di solidarietà”, a cui si aggiunge il non riconoscimento del rincaro nonostante un’inflazione dell’1.9%.

Anche agli enti sussidiati, che svolgono un compito importante per la cittadinanza e in particolare per le persone che vivono delle difficoltà, viene chiesto di stringere la cinghia diminuendo i contributi che percepiranno per l’anno prossimo. Saltano all’occhio gli 11 milioni di rientro richiesti al solo settore degli istituti per invalidi e servizi d’integrazione per le persone con disabilità.

Questo preventivo 2024 è sbilanciato perché propone ancora una volta di tagliare su chi ha bisogno e sui dipendenti pubblici, e non agisce in maniera proporzionale sulle entrate. Al contrario, contemporaneamente, la commissione della Gestione e delle Finanze del Gran Consiglio sta discutendo della riforma fiscale, che propone diverse misure di sgravio fiscale tra cui una riduzione lineare per chi ha oltre 300'000 franchi di reddito imponibile.

Si tratta quindi di due dossier chiaramente legati tra di loro a livello politico e che ben mostrano le priorità del Consiglio di Stato e dei partiti di maggioranza del centrodestra: tagliare sui più fragili e sgravare i più benestanti, riducendo in modo mirato e sistematico le risorse dello Stato. Come Partito Socialista Ticino ci opponiamo a questo preventivo che presenta tagli in settori importanti dello Stato e ribadiamo la nostra contrarietà alla riforma fiscale: ora più che mai, con un disavanzo preventivato di 95 milioni nonostante le misure di risparmio, non c’è margine per nuovi sgravi a chi non ne ha bisogno. Valuteremo quindi se lanciare referendum contro la riforma fiscale se verrà mantenuto lo sgravio lineare alle fasce più benestanti e contro singole modifiche di legge contenute del preventivo, in particolare contro i tagli ai sussidi di cassa malati che colpiscono il ceto medio e medio-basso sempre più in difficoltà dall’aumento inaccettabile dei premi.

La nota dell’MPS

“Il Movimento per il socialismo (MPS) ha preso atto della presentazione del Preventivo 2024 del Cantone da parte del governo. Ciò che caratterizza il progetto presentato è un’inaccettabile serie di misure che andranno a colpire la spesa sociale del Cantone e il servizio pubblico, sia attraverso una diminuzione dei sussidi, sia attraverso il peggioramento delle condizioni di lavoro e di salario del personale cantonale.

Queste misure avranno conseguenze a più livelli e tendono a peggiorare il servizio pubblico nel suo complesso, attraverso un degrado qualitativo e quantitativo dei servizi offerti.

Per quel che riguarda il personale, ricordiamo che il progetto di Preventivo non prevede la compensazione del rincaro (il governo sostiene che deciderà in dicembre, ma significativo che nel Preventivo non sia previsto alcun importo), a cui si aggiungono altre misure (contributo di solidarietà del 2% per il salario che eccede i 60'000 fr, blocco delle rivalutazioni delle funzioni, congelamento della sostituzione del personale, etc.). Tutto questo, lo ricordiamo, dopo che le modifiche appena varate in ambito pensionistico incideranno ulteriormente sui salari dei dipendenti del Cantone.

Per quel che riguarda le prestazioni vanno segnalate le diminuzioni in vari ambiti; in particolare nel settore dei sussidi dei premi di cassa malati, nel settore invalidi, nel sostegno alle famiglie, nel finanziamento agli istituti ospedalieri, nelle cure domiciliari, etc.). Senza dimenticare poi che queste misure avranno ripercussioni sia sulle prestazioni e i servizi erogati a livello comunale, sia sulle condizioni del personale comunale e degli enti parapubblici.

Da notare che la grande maggioranza dei risparmi ottenuti sono legate a pratiche e decisioni del governo sia in misure dirette che nelle cosiddette misure di trasferimento (complessivamente 88 milioni sui 133 complessivi della manovra); la parte a disposizione del Parlamento (e sulla quale potrebbero eventualmente pronunciarsi i cittadini e le cittadine) è ridotta (circa 52 milioni dei quali solo poco più della metà riguardano misure di risparmio o di trasferimento).

Tutto questo, come detto, avviene in un contesto generale nel quale le condizioni di lavoro e di vita della maggioranza delle persone peggiora ormai da tempo e tenderà sempre più a peggiorare.

Lo dimostra la contrazione sistematica del potere d’acquisto legata alla stagnazione dei salari e delle pensioni, agli aumenti dei premi e tariffe di casse malati, energia, nonché dei prezzi al consumo di molti elementi di prima necessità.

Questa dinamica porta ad un ulteriore aumento dei divari tra ricchi e poveri, creando nuove povertà che si sommano a quelle ormai endemiche che in questi anni non hanno fatto che aggravarsi.

Di fronte a tutto questo è necessario sicuramente battersi per una diversa distribuzione della ricchezza, distribuzione sempre meno egualitaria nel nostro paese; ma bisogna anche rafforzare quei meccanismi di perequazione delle differenze sociali che, almeno in parte, sono garantite dalla spesa pubblica e in particolare da quella a carattere sociale.

Nel nostro Cantone da tempo ormai vi è un attacco sistematico alla spesa sociale. Sono numerosi i settori nei quali, sia attraverso modifiche di legge che pratiche amministrative, diritti e sussidi di carattere sociale vengono erosi, vedi negati.

L’approvazione del cosiddetto “decreto Morisoli” ha fornito una base e un appiglio legale per approfondire questa politica di attacco alla spesa sociale. Un attacco che, visti gli orientamenti palesati, rischia di trovare un’accelerazione nella presentazione del Preventivo 2024 del Cantone.

Noi riteniamo che di fronte a queste politiche sia necessario che le forze progressiste e sindacali si mobilitino su tutti i terreni: da quello istituzionale a quello sociale attraverso l’azione sui luoghi di lavoro, nelle piazze, etc.

L’MPS si impegnerà attivamente in questa battaglia. In particolare poiché continua a non condividere l’analisi maggioritaria sulle finanze del Cantone (cioè che risultati d’esercizio negativi e aumento del debito pubblico siano insostenibili), né la necessità di continuare una spesa di contenimento della spesa pubblica.

Per questo, già qualche giorno fa ha lanciato l’appello per un coordinamento di tutti partiti, associazioni, persone che vogliono opporsi a questa politica. La riunione si terrà martedì 24 ottobre alle ore 18.00 presso il ristorante Casa del Popolo a Bellinzona”.

 

 

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