Politica e Potere
21.02.18 - 09:140
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:41
Indennità dei ministri: nessun reato penale. Il Procuratore generale John Noseda firma un decreto di abbandono sulla denuncia presentata da Matteo Pronzini. Ma dal profilo politico la questione resta aperta
Nelle otto pagine con cui il PG ha motivato la sua decisione, non vengono risparmiate dure critiche nei confronti dell’Esecutivo. Oggi l'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio si chinerà sul decreto per decidere il da farsi
BELLINZONA - Nessun reato penale. È questa la conclusione a cui è giunto il procuratore generale John Noseda in merito alla denuncia presentata dal deputato dell’MPS Matteo Pronzini sulle indennità versate dal 1999 a oggi ai Consiglieri di Stato. Noseda infatti, come riferiscono i quotidiani ticinesi, ha firmato un decreto di abbandono per il reato di abuso d’autorità.
Ma nelle otto pagine con cui il PG motiva la sua decisione, non vengono risparmiate dure critiche nei confronti dell’Esecutivo. Sul decreto si chinerà oggi l’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio che dovrà decidere come agire. Se dal profilo penale, infatti, la vicenda si è chiusa, dal punto di vista politico la questione resta sul tavolo.
Noseda, ricordiamo, nelle scorse settimane aveva sentito sia il presidente del Governo Manuele Bertoli che Pronzini, il quale aveva quantificato in circa 1,75 milioni di franchi l'importo ricevuto "senza base legale" dai membri del Consiglio di Stato negli ultimi 18 anni.