Politica e Potere
21.04.17 - 14:450
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:41
Dopo l'attentato di Parigi, la provocazione di Giorgio Silli: "Seppelliamo i terroristi islamici in pelli di maiale. Se no, ci dicano gli Imam come fare in modo che non riescano a guadagnarsi il Paradiso. Non si può pensare di combattere il fanatismo reli
Il responsabile per l'immigrazione di Forza Italia: "Non è normale permettere a dei trogloditi estremisti di uccidere in nome di una idea del mondo che non ricalca le nostre costituzioni"
ROMA - Seppellire i terroristi islamici in pelli di maiale. Dopo l'attentato di ieri a Parigi e i recenti attacchi ad altre città europee, ecco la provocazione di Giorgio Silli, responsabile per l’Immigrazione di Forza Italia. "Nei decenni scorsi – ha detto -, alcune potenze coloniali sembra avessero adottato l'uso e consuetudine di seppellire la salma di attentatori e terroristi in pelli di animali considerati impuri per l'Islam, maiale in primis, ma anche cane, cinghiale e molti altri. Questo forniva un serio deterrente in quanto il proprio sacrificio sarebbe stato vano e non avrebbero raggiunto il Paradiso dopo la morte".
"Non si può pensare di combattere il fanatismo religioso senza l'aiuto o i suggerimenti della religione stessa - ha aggiunto Silli -. Il mio partito, il partito del presidente Berlusconi è un partito di moderati, un partito che cerca la pace e il benessere per il nostro paese e per il mondo. In Toscana però c'è un proverbio che rende perfettamente l'idea: moderati sì ma bischeri no. È impensabile continuare a parlare solo di immigrazione, di integrazione e di Ius Soli in un momento come questo".
E ancora: "Il peggio che possa accadere in una società moderna e occidentale è assuefarsi agli attentati. Non che fino ad ora l'Europa abbia preso posizioni forti, tranne qualche fiaccolata o gessetto colorato. Da settimane addirittura notiamo quasi un certo disinteresse per gli attentati che si susseguono: Bruxelles, Parigi, Londra, Stoccolma, varie zone della Germania, Mosca, ancora Parigi”.
Non è normale – ha concluso - "permettere a dei trogloditi estremisti di uccidere in nome di una idea del mondo che non ricalca le nostre costituzioni. Vorrei che le comunità musulmane, oltre a prendere le distanze a parole, ma purtroppo non tutti lo fanno, si mettessero a disposizione per creare le condizioni affinché gli attentati si rivelino inutili e, anzi, controproducenti, per gli attentatori che sedicentemente ricercano la salvezza ed il Paradiso provocando morte e disperazione. Suggeriscano, se davvero l'Islam è una religione di pace come dicono, che cosa usare come deterrente. Ci dicano gli Imam come fare in modo che il terrorista non riesca guadagnarsi il Paradiso".