BERNA/LUGANO - Continua a tener banco anche in Ticino l'emergenza migranti che sta investendo l'Europa. Tra le tante prese di posizioni si registra anche quella di Lorenzo Quadri che ha interpellato oggi il Consiglio Federale a proposito degli accordi di Schengen.
"Alcuni Stati membri UE davanti all’emergenza migranti - si legge nell'atto parlamentare - prendono o prospettano provvedimenti contrari agli accordi di Schengen. La Baviera ha sospeso detti accordi per alcuni giorni in occasione del G7 ottenendo risultati mirabolanti per quel che riguarda l’individuazione di persone ricercate. L’attuale emergenza migranti è caratterizzata da una generalizzata mancanza di volontà di far rispettare la legalità. Il diritto d’asilo serve infatti ai perseguitati politici e non ai rifugiati economici, che costituiscono la stragrande maggioranza dei clandestini che sbarcano in Italia".
"La Vicina Penisola - prosegue Quadri - inoltre non rispetta gli accordi di Dublino, come ha in più occasioni rilevato la CF Sommaruga e come emerge dalle stesse dichiarazioni italiane (decine di migliaia di clandestini “spariscono nel nulla”). Pure evidente il disinteresse generale dell’UE per la sicurezza dei confini esterni dell’Unione, mentre gli Stati membri affossano qualsiasi proposta di ridistribuzione interna dei migranti, preferendo rimpallarsi i clandestini l’uno con l’altro".
Le domande al Consiglio Federale
- E’ intenzione del CF sospendere l’applicazione degli accordi di Schengen, in considerazione della situazione venutasi e creare al riguardo dei migranti e della manifesta incapacità dell’UE di fare la propria parte?
- E’ consapevole il CF che il Ticino rischia, data la sua posizione geografica, di trovarsi in una situazione estremamente difficile?
- Il CF è sempre dell’idea che la Svizzera debba accogliere “più migranti” quando i paesi UE che ci circondano si muovono semmai nella direzione opposta?