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TiPress/Francesca Agosta
Cronaca
16.04.24 - 15:040

73'000 franchi al mese di aiuti, ma i soldi non bastano. L'appello di Soccorso d'Inverno: "Ticinesi, abbiamo bisogno di voi!"

"Aiutateci a evitare di limitare, o addirittura di interrompere, gli aiuti di emergenza sussidiari a persone e famiglie in difficoltà nei casi in cui l’ente pubblico non può intervenire"

LUGANO - Soccorso d'Inverno Ticino lancia un appello a donatori e sostenitori. "Aiutateci a evitare di limitare, o addirittura di interrompere, gli aiuti di emergenza sussidiari a ticinesi in difficoltà nei casi in cui l’ente pubblico non può intervenire". Questo è, in sostanza, l'appello lanciato dall'associazione che sostiene le persone residenti in Ticino che si trovano in difficoltà economiche.

"Tutti gli indicatori sociali, cantonali e federali, fotografano una realtà sempre più drammatica sul fronte della povertà in Ticino - si legge nel comunicato stampa diramato oggi -. L’ultimo studio, il Barometro delle famiglie 2024 pubblicato nelle scorse settimane dall’associazione Pro Familia, ci racconta che per quattro famiglie su dieci i costi della vita sono un motivo per rinunciare ad avere altri figli, un problema che tocca la natalità, uno dei pilastri di ogni società che voglia guardare al futuro.

Ma ci ha detto, soprattutto, quello studio, che il 52% delle famiglie svizzere ha un reddito appena sufficiente, o insufficiente, per affrontare le spese mensili correnti. E ancora una volta il nostro Cantone è quello dove il problema è più drammatico.

Come Soccorso d’Inverno Ticino non possiamo, purtroppo, che confermare la gravità della situazione, che tocchiamo ogni giorno con mano, e che è andata via via peggiorando a partire dalla pandemia di Coronavirus. Negli ultimi mesi abbiamo rilevato un aumento del 2% dei sussidi erogati alle persone e alle famiglie bisognose che ci vengono segnalate dai Servizi sociali dei Comuni o da altri enti che operano in ambito sociale.

Attualmente la media degli aiuti forniti da parte della nostra Associazione ammonta a quasi 73'000 franchi al mese! La media delle somme elargita per ogni sussidio ammonta a circa 1'600 franchi, con un aumento di oltre il 17% (+ 237 franchi) rispetto allo scorso anno.

Stiamo cercando di rispondere all'aumento delle necessità finanziarie di chi ci chiede una mano nel limite delle nostre possibilità, che però dipendono dalla generosità dei donatori che ci sostengono. Quello che vorremmo assolutamente evitare è iniziare a dire di no a chi ci chiede un aiuto. Per questo lanciamo oggi questo appello alla popolazione, alle aziende, ai Comuni, alle fondazioni, alle associazioni di servizio che raccolgono fondi per beneficenza: “Abbiamo bisogno di voi!”.

E cogliamo l’occasione per sottolineare che buona parte degli aiuti che eroghiamo annualmente vanno a beneficio dell’economia, perché i creditori delle persone che si rivolgono a noi sono aziende, società o persone domiciliate in Ticino. Che cosa fa Soccorso d’Inverno Ticino Paghiamo - direttamente ai creditori - fatture di elettricità, di spese dentistiche o sanitarie non coperte dall’assicurazione di base, rate di affitto, conguagli di riscaldamento, premi di cassa malati… Forniamo letti e buoni spesa…

Cerchiamo così di evitare che chi si trova in difficoltà a causa di salari insufficienti, di imprevisti, di lutti famigliari, di divorzi o separazioni, o semplicemente in attesa di ricevere aiuti sociali pubblici, finisca nel vortice della povertà assoluta. Cerchiamo di evitare che le persone in momentanee difficoltà economiche ricevano avvisi di sfratto, precetti esecutivi o contraggano debiti che non potranno ripagare. O peggio ancora, siano costrette a rivolgersi all’assistenza pubblica, con costi che ricadono sull’intera società. Sosteniamo anche, con fondi dedicati, progetti di integrazione, di socializzazione e di formazione in ambito sportivo e culturale destinati ai figli delle famiglie bisognose. Progetti che consideriamo un contributo alla costruzione della nostra comunità futura, convinti che una società democratica e inclusiva non debba abbandonare bambini e adolescenti a un destino di povertà e di privazioni.

Dal nostro osservatorio possiamo affermare che l’aumento delle cause di disagio è legata principalmente alla disoccupazione o a redditi insufficienti a far fronte al costante aumento del costo della vita. In numerosi casi, a rivolgersi a noi sono madri separate, che spesso non possono nemmeno contare sul contributo economico da parte dell’ex coniuge per crescere i loro figli. Siamo convinti che il nostro lavoro e il nostro impegno sono importanti, soprattutto oggi, di fronte a una crisi che investe anche chi, fino a qualche anno fa, era convinto di potercela fare da solo".

nella foto la direttrice Paola Eicher-Pellegrini

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