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Cronaca
30.12.23 - 11:150

Tutto pronto per la Nodada de la Befana, il "cimento invernale" di Brissago

Il sindaco Ponti: “Un bellissimo momento di aggregazione”. Fabio Solari: “Un’esperienza di vita”. Aris Arrigoni: “Nel solco tracciato da Ilario Fidanza”

BRISSAGO – La Nodada de la Befana quest’anno fa 22! Sabato 6 gennaio 2024, infatti, al Porto alla Ressiga si svolgerà la ventiduesima edizione di questo cimento invernale entrato ormai a pieno titolo nel patrimonio delle tradizioni brissaghesi. “Cimento invernale” era il termine che usava per raccontarla colui che ne fu il promotore: il compianto Ilario Fidanza, scomparso nel 2017.

“Sarà difficile ripetere il record dei 75 partecipanti, toccato l’anno scorso – spiegava promuovendo l’edizione 2013 - in quanto queste manifestazioni si sono nel frattempo moltiplicate e ben quattro sono in programma in questo periodo nel nord Italia, una delle quali nella vicina Ghiffa, sul versante piemontese del Verbano”. Gli piaceva però sottolineare che alcuni nuotatori arrivavano a Brissago da diverse regioni italiane per percorrere quegli 80 metri da un capo all’altro del Porto, e tra loro c’era il suo amico Roberto Giuria, presidente della “Federazione italiana nuotatori del tempo avverso”.

Ma, nonostante la concorrenza, la Nodada ha mantenuto il suo fascino, raggiungendo nel 2019 il record di 90 partecipanti. “Dal 2018 – spiega Aris Arrigoni che, come presidente della Verbano Sub Brissago, ricopre oggi il ruolo che fu di Fidanza - abbiamo mantenuto lo spirito originale della Nodada, con l’impronta che le ha dato Ilario, il quale si era ispirato al bagno di Capodanno nel Lemano, in programma a Ginevra ogni primo gennaio: una forte vocazione di divertimento e di momento conviviale”.

Qualche anno fa tra coloro che hanno sfidato il lago d’inverno c’era anche il sindaco Roberto Ponti. La rifarebbe? “Mah, vediamo… se non vado a sciare potrei anche pensarci”, dice. E sottolinea quanto questo appuntamento dell’Epifania sia diventato importante per il borgo: “Intanto dà visibilità a una nostra importante società, la Verbano Sub. E poi rappresenta un bellissimo momento di aggregazione, un’occasione per brindare insieme al nuovo anno e chiudere il periodo festivo. Il clima mite degli ultimi anni aiuta, anche se, magari, qualcuno preferiva il fascino della Nodada sotto la neve…”.

Più che uno sport, afferma Fabio Solari, “la Nodada de la Befana, e più in generale l'immergersi nelle fredde acque, può essere definita un’esperienza di vita, o meglio uno stile di vita che determina uno stato di benessere personale. Nell’abbraccio gelido delle acque, ogni nuotata diventa una danza tra forza e resistenza. Ogni respiro è un’arte, una sfida accettata tra una stretta della natura e la determinazione dell’animo. Le acque gelide accolgono il nuotatore coraggioso, offrendo una sensazione di libertà assoluta e una connessione profonda con la potenza della natura”.

Per il municipale, responsabile del Dicastero comunale dello sport, che si professa un non amante dell'acqua - a meno che questa non sfiori o superi i 25°- l’idea di immergersi in acque gelide, è come abbracciare un iceberg: “Solo che, invece di un abbraccio caloroso, ottieni un immediato invito a ballare la polka con lo spasmo muscolare. Un modo unico per scambiare qualche battito cardiaco con il Polo Nord e scoprire che il gelo può essere un buon amico solo se sei un pinguino”.

Solari guarda quindi con malcelata invidia e ammirazione i partecipanti alla tradizionale Nodada.

Bagnarsi nelle fredde acque di laghi e fiumi è ormai diventata una pratica diffusa. Aris Arrigoni cita, per esempio, il bagno di Capodanno in programma da alcuni anni a Tenero, e annota che anche personaggi come Alessandro Veletta hanno contribuito alla diffusione di questi eventi. Per la cronaca, Veletta, animatore radiofonico, tenore e nuotatore provetto (nel 2022 tentò la traversata “a delfino” dello Stretto di Messina) è anche un “gelidista”, insomma uno che ama bagnarsi in acque fredde.

Dopo due anni di pausa forzata durante la pandemia, la Nodada torna dunque il prossimo 6 gennaio. “L’ultima edizione – dice Arrigoni - ha registrato un buon successo. Contiamo molti affezionati, persone che partecipano regolarmente ogni anno, per le quali la Nodada è diventata un appuntamento da non perdere. Le previsioni meteo per i primi giorni del 2024 sembrano tendere al bello, e se verranno confermate per noi sarà senza dubbio un fattore positivo. Negli ultimi anni la temperatura del lago è stata più elevata rispetto al passato, raggiungendo i 9 gradi il 6 gennaio 2023, contro i 6 di media del passato. Nel senso: bello fare il bagno in inverno, ma se l’acqua è un po’ meno fredda è più bello ancora… In ogni caso, fino al giorno dell’evento non sapremo il numero dei nuotatori, in quanto le iscrizioni si svolgono sul posto”.

Arrigoni ricorda, infine, che la partecipazione è gratuita, con vin brulé offerto, e che la sicurezza è garantita: al porto ci saranno come sempre un’ambulanza del SALVA, un medico e una pattuglia di sub in acqua che sorveglierà i nuotatori.

 

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