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Cronaca
10.12.19 - 13:320
Aggiornamento: 14:19

Due fratelli, un mixer e una stanzetta. Così i 'The Cabas' scalano le hit parade. Marco e Riccardo Cavallaro alla conquista dei migliori locali

Intervista al duo di deejay ticinesi che in due anni ha saputo instaurare collaborazioni con famosi artisti come Robbie Rivera. "Passione e voglia di fare, ecco il nostro segreto"

TICINO – Un paio di cuffie, la musica ad alto volume, un mixer e una cameretta. Così è partita la carriera di Marco e Riccardo Cavallaro – in arte The Cabas –, due fratelli deejay che stanno portando in alto nel mondo il nome del Ticino. Sì, perché i The Cabas – per dirlo in gergo musicale – spaccano. E non poco.

Le loro produzioni musicali hanno attirato diversi artisti di calibro internazionale come Tiësto, la leggenda della musica House Robbie Rivera, Don Diablo, Sander Van Doorn solo per citarne alcuni. I pezzi del duo di deejay hanno rapidamente scalato le classifiche mondiali su Spotify venendo selezionati in rinomate playlist riservate alla musica house. Alcuni esempi? Il singolo ‘Pressure’ è stato utilizzato da Tiësto come apertura del celebre show ‘radioshow Tiësto’s Clublife’. E ancora: ‘Hit It’ ha velocemente raggiunto più di 50mila plays su Spotify, oltre ad essere entrata nella celebre playlist internazionale 'Top 100 Beatport'.

Con Marco e Riccardo Cavallaro abbiamo scambiato due chiacchiere parlando dei loro inizi, della difficoltà di scindere l’ambito professionale da quello familiare e tanto altro ancora.

Marco, Riccardo: raccontateci un po’ la vostra storia. Da dove nasce la passione per la musica?

“Dagli antipodi della nostra infanzia! Abbiamo uno zio musicista che possedeva un negozio di strumenti musicali e sin da bambini ci ha sempre coinvolto nelle sue attività, facendoci appassionare ed insegnandoci, ad esempio, le basi di chitarra e pianoforte. La musica ha sempre fatto parte delle nostre vite. Crescendo, poi, abbiamo scoperto quella elettronica ed un bel giorno abbiamo deciso di provare ad abbozzare delle idee su FL Studio. Da lì in avanti non abbiamo più smesso”.

Ora suonate nei più importanti locali e festival, ma da dove siete partiti? Vi ricordate i primi dj set?

“I primi dj set sono arrivati due anni fa, quando insieme a degli amici abbiamo deciso di organizzare delle feste a Lugano per iniziare a farci conoscere e per suonare live le nostre produzioni. Fino ad allora infatti avevamo speso praticamente tutto il nostro tempo in studio a casa nostra, a produrre musica e a sviluppare i nostri suoni. Grazie alle feste abbiamo conosciuto diversi dj e promoters della nostra zona, che ci hanno dato delle opportunità con residency nei loro locali”

Come riuscite a gestire l'ambito lavorativo da quello famigliare?

“Organizziamo il lavoro. Tutti i giorni della settimana abbiamo diverse attività (studio session, preparazione dei live, radioshow, shooting,…) e le abbiamo organizzate costruendo un nostro calendario. Sicuramente riusciamo a gestire tutto in maniera più semplice grazie anche al massimo supporto che abbiamo da parte della nostra famiglia. Credono nel nostro lavoro e quando dobbiamo viaggiare o lavorare fino a notte fonda capiscono le nostre esigenze.


Quali emozioni regala il vostro lavoro?

Le emozioni sono davvero tante, ci sono momenti di gioia ed adrenalina pura ed altri di crisi esistenziale, ma fa parte del gioco! Sicuramente l’emozione più grande è quella di vedere il pubblico saltare e divertirsi con i nostri brani, prodotti durante lunghe sessioni in studio, per i quali abbiamo speso tanto tempo ed energie. È una cosa che ci dà un sacco di felicità e motivazione”.

E gli aspetti negativi?

“Uno degli aspetti più difficili invece è essere costanti: produrre nuovi dischi, preparare dj set originali, curare i social media quotidianamente e tutte le altre tante attività richiedono tanta energia, passione ed ispirazione”.

Ore piccole e tante prove. Cosa c'è dietro a quello che ascoltiamo nei locali?

“Le ore di sonno ormai le contiamo sulle dita di una mano. Il lavoro quotidiano è continuo. Gli impegni sono tanti e prendono giorno e notte. Dietro ad un solo dj set ci sono ore ed ore di lavoro: la preparazione dei mashup e la selezione musicale sono aspetti che curiamo tantissimo”.

C’è un momento che ricordate con più piacere?

“Ce ne sono tanti. Sicuramente il tour in Croazia la scorsa estate, la prima volta che abbiamo sentito Tiësto suonare una nostra produzione (Pressure, brano dei The Cabas uscito in ottobre 2018, ndr) ed essere entrati in classifica Top 100 Beatport quest’estate con il nostro singolo Hit It”.

Quali i vostri prossimi appuntamenti?


Durante il mese di dicembre ci esibiremo due volte in Italia ed una in Svizzera: ‪il 14 dicembre‬ in Abruzzo, al Guernica Club di Pizzoli, ed ‪il 18 dicembre‬ al party inaugurale di un nuovo locale di Milano, di cui non possiamo ancora svelare i dettagli. Torneremo quindi in Svizzera per l’ultima data dell’anno: il Party di Capodanno al Vanilla Club di Riazzino”.

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