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Cronaca
13.02.19 - 09:440

Aumentano i casi di targhe ticinesi clonate nei Balcani. Cambiare targa "può essere un'idea, ma non avrebbe effetto sulla procedura in corso"

Altre due donne raccontano di essere vittime del fenomeno in continua espansione. Isolini a La Regione: "Consigliabile reagire subito"

TICINO – Aumentano i casi di ticinesi perseguitati dalle società di incasso per delle multe non pagate nei Balcani. In realtà, le sfortunate protagoniste, nei Balcani non ci sono mai state. Il fenomeno delle targhe clonate non si arresta più, anzi...

Come riferito da La Regione, dopo le segnalazioni delle scorse settimane, altre due donne hanno scritto al quotidiano per raccontare la loro disavventura. Le modalità, manco a dirlo, sono le stesse: si riceve una multa da una società di incasso estera che diventa successivamente svizzera per una multa presa in Serbia o in Bosnia. 

Peccato che il destinatario della sanzione non ha mai immatricolato la vettura fotografata né, appunto, è mai stato nei Balcani. Interpellato da La Regione, il responsabile dell'Ufficio giuridico alla Sezione della circolazione Michele Isolini ha consigliato di "reagire subito perché se si lascia correre troppo diventa sempre più difficile difendersi".

Cambiare targa, "potrebbe anche essere un'idea, anche se non avrebbe effetto sulla procedura in corso".

 

 

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