LUGANO – In Italia l'idea è nata nelle ore immediatamente successive al terremoto che ha devastato il centro della Penisola. E moltissimi ristoratori di tutto il Paese hanno immediatamente aderito. Fra questi anche cuochi stellati come Carlo Cracco e Andrea Berton.
Gli spaghetti all'amatriciana stanno comparendo sui menù dei ristoranti che ancora non li avevano. Un omaggio ad Amatrice, uno dei Paesi rasi al suolo dal sisma e patria del celebre piatto.
Un omaggio, certo, ma soprattutto un gesto di solidarietà. Chi in questi giorni sta scegliendo di gustarsi il piatto sta infatti dando un piccolo contributo alle vittime del terremoto. Parte del costo del piatto viene infatti destinato alle varie raccolte fondi partite dopo il dramma.
E l'idea è sbarcata anche in Ticino. Da oggi, nei menù dei ristoranti "Olimpia", "SassCafé" e "La Fattoria" di Guido Sassi, ci sono gli spaghetti all'amatriciana. Il costo è di 19 franchi, 6 dei quali saranno devoluti in beneficenza alla città di Amatrice.
"Un piccolo gesto di solidarietà che, al di là del dolore e della disperazione di questi giorni, vuol indicare agli abitanti di Amatrice uno spiraglio di speranza per il futuro", spiega Sassi in una breve nota.