"Dire che manchi è poco. Eri una persona d'oro"... "Non riesco a credere che non ci sei più"... "Eri un campione e lo resterai sempre"... Il lutto degli amici per la scomparsa di Martin, il 18enne vittima dell'incidente di Semione. Amava la montagna e stu

Tra pochi giorni avrebbe iniziato il quarto anno di apprendistato alla SPAI di Mendrisio e intanto lavorava nella ditta del padre a Malvaglia

SEMIONE – Lo piangono i genitori, gli amici ei compagni di scuola della SPAI di Mendrisio, dove avrebbe iniziato tra pochi giorni il quarto anno di apprendista elettricista, mentre lavorava nella ditta del padre, la Salmina & Ferrari di Malvaglia.

Martin Ferrari non c’è più. Ieri sera verso mezzanotte è morto a soli 18 anni dopo essersi schiantato con la sua moto contro il portone di un cascinale. A pochi metri da casa, durante il rientro.

Era un ragazzo solare, pieno di vita, amava la montagna, in estate e in inverno, come testimoniano le foto sulla sua bacheca Facebook. E proprio su Facebook si stanno moltiplicando in queste ore i messaggi di cordoglio degli amici, dai quali Martin era soprannominato “Vecc”.

“Non so cosa dire – scrive un suo compagno di scuola in una toccante testimonianza - ho un blocco, non riesco a credere che non ci sei più. Da quel primo giorno di scuola a Mendrisio in cui eravamo solo io e te i due montanari i due ragazzi un po’ spaesati ma c'è l'avevamo fatta a farci dentro, con il tuo carattere protettivo, mi aiutavi quando non capivo cose di scuola, eri sempre presente”…

E un altro amico gli fa eco: “Grazie per tutto quello che hai fatto...
Sei un campione e lo resterai per sempre!”.

Infine, un ragazzo che ieri ha trascorso la serata con Martin scrive: “Dire che manchi è poco… Eri una persona d'oro, quando c'eri tu c'era felicità, e che felicità… Come ieri sera, tutti a divertirsi, eppure un attimo dopo... Mi son trovato con il cuore a pezzi.
Mi raccomando, sorveglia tutti noi”.