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Cronaca
29.11.12 - 12:230
Aggiornamento: 03.10.18 - 16:25

Stazione ferroviaria di Bellinzona: tutto da rifare

Le FFS incontrano Governo e Municipio: abbandonata la proposta bocciate dalle Commissioni federali. La stazione sarà realizzata in due fasi. Confermati due miliardi di investimento per la rete ferroviaria ticinese. E sulle Officine il futuro sarà deciso e

BELLINZONA – Summit questa mattina tra rappresentanti del Consiglio di Stato – Marco Borradori, Laura Sadis e Manuele Bertoli -dei vertici delle Ferrovie e del Municipio di Bellinzona, rapresentato dal sindaco Mario Branda.

Dell’incontro riferisce una dettagliata nota stampa che premette: “La presenza e le attività delle FFS in Ticino hanno profonde radici storiche e costituiscono un perno della politica economica ed industriale del Cantone e della Città di Bellinzona.

Con l’apertura delle gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri per il trasporto pubblico ticinese si aprirà una nuova era: sono previsti investimenti complessivi di quasi due miliardi per il rinnovo delle più importanti stazioni del Cantone, l’inaugurazione della Ferrovia Mendrisio-Varese-Malpensa, il raddoppio della flotta della società affiliata Tilo e il rinnovo integrale della flotta di Intercity a lunga percorrenza. Il Ticino sarà così molto più vicino ai poli economici della Lombardia e del resto della Svizzera.

Durante l’incontro di questa mattina sono state trattate, in particolare, le tematiche riguardanti la nuova stazione di Bellinzona e le Officine.

Le nuove stazioni


Nei prossimi anni le stazioni ticinesi e le aree adiacenti saranno protagoniste di una rivalutazione, grazie a ristrutturazioni e ad ampi risanamenti. Sostanziali migliorie, realizzate per l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri, concerneranno le stazioni di Bellinzona, Chiasso, Lugano e Mendrisio.

Il progetto di Locarno-Muralto non dovrebbe invece iniziare prima del 2017. Insieme al Cantone, le FFS stanno inoltre progettando il nuovo Campus Universitario SUPSI, a Lugano, e la nuova scuola d’arti e mestieri della sartoria, a Chiasso


Per quel che riguarda la nuova stazione di Bellinzona, le FFS devono abbandonare il progetto perseguito fino ad ora in ragione in particolare di riserve avanzate dalla Commissione federale dei monumenti storici e dalla Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio.

La nuova stazione sarà ora realizzata in due fasi. La prima, che si concluderà entro la fine del 2015, prevede il risanamento e la ristrutturazione totale dell’edificio principale. Parallelamente è invece prevista la costruzione ex novo dell’atrio e dell’edificio di servizio che giungerà a conclusione entro l’apertura della galleria di base del San Gottardo.

Nel primo trimestre del 2013, le FFS organizzeranno un’offerta d’onorari ad invito per la scelta del team di progettisti per soddisfare le diverse esigenze urbanistiche e architettoniche. Il progetto dovrà essere realizzato in stretto accordo con le autorità cantonali, comunali e le commissioni dei monumenti storici e per la protezione della natura e del paesaggio, sia cantonali sia federali. Le parti concordano sull’importanza di realizzare una nuova stazione a Bellinzona entro il 2016 in base a un progetto architettonico pure di alto livello, che possa degnamente fungere da “porta del Ticino” sulla nuova traversale alpina. Il volume d'investimento previsto rimane invariato.

Officine Bellinzona


Le FFS hanno informato le autorità cantonali e comunali in merito agli sforzi profusi per assicurare che alle Officine siano assicurati gli attuali volumi di lavoro per i prossimi due anni. Già quest’anno le Officine hanno potuto stabilizzare su buoni livelli i processi lavorativi e commerciali. Ispira fiducia il superamento a pieni voti di “audit” svolti in maniera indipendente da diversi clienti e dall’Ufficio federale dei trasporti. Al fine di fissare gli indirizzi strategici delle FFS sul medio e lungo termine sono attualmente in corso diverse riflessioni e studi, sia da parte delle FFS stesse, che del Canton Ticino.

Il progetto LAGO e le Officine

Per esplorare il potenziale di mercato degli attuali tre settori delle Officine è stato sviluppato il progetto LAGO, volto ad analizzare in maniera dettagliata il contesto commerciale e le prospettive strategiche dei tre comparti. LAGO è il presupposto necessario per poter orientare strategicamente le Officine e pianificare i futuri investimenti.

Allo stato attuale, il quadro si presenta come segue, ma urge sottolineare che si tratta di un risultato intermedio e che le analisi, il cui esito è aperto, sono ancora in corso.

Settore Sale montate - Prima dell’incontro con il Cantone e il Comune di Bellinzona, in mattinata, il capo del settore Operating, Thomas Brandt, e il direttore delle Officine, Felix Hauri, hanno inaugurato una nuova linea di produzione per la lavorazione delle sale montate. Con un investimento di circa 5 milioni di franchi, le FFS assicurano così la concorrenzialità di questo settore e i volumi di lavoro attuali anche sul medio-lungo periodo. Bisognerà però continuare con gli sforzi intrapresi per rendere ancora più efficiente la produzione, così da compensare gli alti costi salariali.

Settore Revisione delle locomotive - Il secondo pilastro delle Officine, la revisione delle locomotive, è concorrenziale e presenta un potenziale d’ampliamento, che ora va analizzato e concretizzato. Dovrebbe essere possibile posizionare le Officine su questo mercato, di valenza europea, in maniera più aggressiva, con l’obiettivo di portare il numero di locomotive revisionate dalle attuali 400 a circa 600-700. Sarà essenziale rimanere innovativi e prestare un lavoro d’alta qualità, al fine di compensare costi leggermente più alti rispetto ai concorrenti.

Settore carri merci - Una dettagliata analisi di mercato mostra invece che il settore dei carri merci registrerà un’ulteriore diminuzione dei volumi, e questo principalmente per tre ragioni: le flotte di carri merci in circolazione diminuiscono; le Officine devono fare i conti con ormai più di 60 concorrenti sul continente, molti dei quali in paesi a basso costo; infine, il settore dei carri merci è un’industria di grandi volumi, a basso valore aggiunto, nel quale è difficile compensare alti costi con qualità o un servizio differenziato.

Con ogni probabilità bisognerà pertanto tentare di compensare, almeno parzialmente, l’attesa diminuzione dei volumi in questo settore con un rafforzamento del settore locomotive, ma pure sviluppando nuovi prodotti o servizi. Sono state dunque categorizzate quasi una cinquantina di idee precise per servizi e attività supplementari, idee il cui potenziale va ora analizzato in maniera dettagliata.

Centro di competenze - Il Cantone si è fatto a sua volta promotore di un suo progetto per analizzare il futuro delle Officine di Bellinzona, incaricando un gruppo di lavoro di valutare la fattibilità e le eventuali modalità d’attuazione di un cosiddetto “Centro di Competenze” per la tecnica ferroviaria. Lo studio è stato condotto in stretta collaborazione sia con le FFS sia con varie altre aziende che già operano in questo ambito. Questo studio si inserisce nella strategia di politica economica e industriale del Cantone, volta a valorizzare le competenze e i potenziali presenti sul territorio. Le FFS non potranno, a causa dei limiti imposti dal mandato ricevuto dalla Confederazione, essere parte attiva nella costituzione del “Centro di Competenze” quale persona giuridica. Hanno però riaffermato di volere contribuire alla realizzazione di un tale “Centro di competenze” portando a Bellinzona progetti strategici e attività di ricerca e formazione - come potrebbe esserlo quella dei macchinisti oppure lo sviluppo e la manutenzione dei nuovi sistemi telematici di conduzione dei treni.

Lo studio AREA – Attualmente una fetta importante del sedime delle Officine a Bellinzona è occupato dal settore carri merci. Nel caso in cui si dovesse effettivamente registrare una riduzione d’attività in questo settore, questo comporterà una liberazione di spazio il cui utilizzo andrà ridefinito. Con lo studio AREA le FFS si sono prefissate di valutare le opportunità di una tale prospettiva e verificare se l’area in questione potrebbe ospitare, accanto alle attività tradizionali, nuovi interessanti sviluppi urbanistici.

Urge sottolineare che non è in discussione né una vendita dei terreni a terzi, né una dislocazione delle altre attività delle Officine dalla loro ubicazione attuale. Le FFS sono coscienti del fatto che il terreno sul quale sorgono ora le Officine a suo tempo fu donato dal Comune di Bellinzona, (allora Daro). Anche per questo motivo ogni eventuale modifica d'impiego va discussa e concordata con molta attenzione, in particolare con le autorità comunali.

Prossimi passi 
- La collaborazione tra i tre gruppi di lavoro verrà ora rafforzata al fine di garantire un parallelismo degli indirizzi nella fase finale dei lavori e l’attuazione di eventuali sinergie. L’obiettivo comune è quello di assicurare che il futuro delle Officine di Bellinzona possa essere nei prossimi mesi valutato con massima trasparenza e collaborazione tra tutte le parti coinvolte – FFS, autorità comunali e cantonali e associazioni del personale.

Secondo i piani attuali, le linee strategiche per lo sviluppo delle Officine verranno decisi nel secondo trimestre del 2013. Più nell’immediato e concretamente, il Consiglio di Stato sarà informato in merito alle conclusioni preliminari del Gruppo di lavoro "Centro di competenze", in occasione di un incontro in agenda il 12 dicembre. Il prossimo incontro a livello politico e di direzione tra Consiglio di Stato, Municipio di Bellinzona e FFS è invece stato fissato per il mese di gennaio.

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