Le moto, la politica, l’aviazione secondo Roberto Sprugasci… Storia, sogni e passioni di “Mister Harley Ticino”

LAMONE – Se si dovesse trovargli un soprannome, non ci sarebbero dubbi: “Mister Harley Ticino”. Roberto Sprugasci, classe 1969, è un personaggio sanguigno e vulcanico. Non sta mai fermo e le idee che gli frullano in testa sfociano in discorsi che a volte si incrociano, tanto che a un certo punto rischi di perdere il filo: se pensi che stia parlando di moto ti rendi conto che ha già cambiato argomento e capisci che, magari, sta parlando di politica. La politica è un suo sogno – ma ne parliamo tra un attimo -. Le moto sono il suo lavoro e la sua passione, come gli aeroplani: non è pilota, ma tenente colonnello dell’aeronautica. Poi c’è la dimensione privata, la sua famiglia, per la quale trova sempre tempo nonostante i mille impegni e i mille progetti: la moglie Michela e i tre figli, Eric il più grande che fa il falegname e a sedici anni è già innamorato delle Harley, e i gemelli Joel e Mathias, che hanno dieci anni (e sono nati al quinto piano il 5.5.2005!) Roberto Sprugasci nasce a Baden il 5 marzo del 1969. Vive nella cittadina argoviese fino a sei anni, poi si trasferisce con la famiglia in Ticino. Poco più che diciottenne emigra a Ginevra e si dedica all’hockey, giocando nelle fila del Servette. In parallelo pratica il tennis e nel frattempo lavora all’UBS. A ventisei anni torna in Ticino proseguendo la carriera bancaria. Poi, nel ’97 cambia mestiere ed entra nel mondo delle moto, iniziando a lavorare al Pelican Drive di Manno, che nel 2004 acquista trasformandolo in Harley-Davidson Ticino. Sei anni dopo, nel 2010, apre l’attuale sede a Lamone. Dicevamo della politica… “Sì, ce l’ho nel cuore – confessa Sprugasci – e il cuore batte da sempre per l’UDC, e intendo soprattutto il Partito nazionale a cui la mia famiglia di origine è da anni legata. Per capirci meglio, diciamo l’UDC di Blocher”. A livello cantonale Sprugasci è stato due anni nel Direttivo del Partito. “Poi l’anno scorso mi sono dimesso perché non condividevo alcune decisioni e strategie dei vertici. In particolare non ho condiviso la scelta di dar vita a ‘La Destra’. Ma con la politica non ho chiuso: rimane sempre un mio sogno. Non mi dispiacerebbe tentare un percorso, iniziando per esempio il prossimo aprile dal livello comunale, a Biasca, dove vivo… Un percorso che mi dia la possibilità di candidarmi ei prossimi anni per il Gran Consiglio e il Consiglio nazionale,visto che ho moltissimi contatti oltre Gottardo e parlo perfettamente le lingue nazionali e lo switzerduch”. Le sue posizioni critiche non gli hanno reso facile la vita nell’UDC ticinese, forse anche perché personaggi eclettici e vulcanici come Sprugasci disturbano il quieto vivere delle dirigenze politiche. Se non proprio paura rischiano di fare ombra a chi oggi ha un posto al sole. Nel suo negozio, tra decine di Harley luccicanti, ci sono anche una vecchia bicicletta e unavecchia moto militare. “Non sono mie, appartengono a un amico che me le ha prestate per esporle, ma parlano di una mia altra passione, che è l’esercito. La carriera mi ha portato al grado di tenente colonnello della base aerodroma di Payerne, perché l’aviazione è ancora un’altra mia grande passione”. Sprugasci non è un semplice rivenditore di motociclette. Anche nel suo mestiere ci mette impegno, creatività e passione. Senza di lui, per esempio, non ci sarebbero mai stati in Ticino gli Harley Days. La manifestazione tornerà a Lugano dal 3 al 5 luglio prossimi e non c’è dubbio che anche questa volta sarà un successo. “L’idea – racconta Sprugasci - mi venne qualche anno fa. Ne parlai con Filippo Bignasca, e poi con suo zio, Giuliano, che la portò avanti in Municipio anche con il sostegno dell’UDC di Lugano. Una volta ottenuto il via libera, non senza qualche timore e perplessità delle autorità politiche per un raduno che avrebbe probabilmente attirato diverse migliaia di bikers, l’organizzazione è stata garantita dalla Harley-Davidson Svizzera con l’apporto di moltissimi volontari. Un binomio vincente”. Gli Harley Days hanno avuto un successo clamoroso, ben oltre le attese, portando a Lugano decine di migliaia di appassionati del marchio americano, generando un considerevole indotto economico per la città e per il Ticino intero e creando eventi che hanno coinvolto tutta la popolazione. Fondata negli Stati Uniti nel 1903, la Harley-Davidson ha una storia ultracentenaria ed è uno di quei rari marchi – come la Gibson per le chitarre elettriche, per intenderci – che alla fine diventano mitici. “Negli ultimi 15 anni - spiega Sprugasci - c’è stato un incremento delle vendite in Ticino ed in Svizzera del prestigioso marchio Harley-Davidson, anche grazie a modelli come la XL1200X Forty Eight e la Breakout, ma anche perché la tecnologia è molto migliorata. In Svizzera il marchio è in costante crescita anche sull’onda delle manifestazioni organizzate dalla casa madre. Harley però non è soltanto una moto, ma è anche un po’ uno stile di vita: a differenza di altri marchi, la nostra azienda ha saputo creare una comunità mondiale, e un forte senso di appartenenza e di legame tra il marchio e i motociclisti che lo scelgono. Prima che motociclista chi sceglie una Harley è un harleysta”. Chi pensa che stiamo parlando di veicoli per sole persone benestanti si sbaglia: oggi si può acquistare una Harley-Davidson con meno di 9'000 franchi. “Penso per esempio al nuovo modello Street 750, che si rivolge soprattutto ai giovani – dice Sprugasci -. Senza dimenticare le super occasioni che proponiamo nel nostrosalone… Non sono moto che puntano sulla velocità, ma sul confort, sul piacere di guida e moltissimo sull’estetica, che è fondamentale e si articola in un’infinita serie di accessori originali e di possibili modifiche che si possono apportare al veicolo standard per personalizzarlo e renderlo assolutamente unico”.