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06.05.20 - 17:000
Aggiornamento: 17:56

Coronavirus in Ticino, l'aggiornamento da Bellinzona. Gobbi: "Non ci aspettavamo la riapertura di bar e ristoranti così presto"

Vitta: "Tutto è cambiato rapidamente. Ai ticinesi dico grazie con il cuore". Gobbi: "Uniti ripartiremo". Arrigoni: "I dati nei locali verranno distrutti dopo 14 giorni"

BELLINZONA – Le autorità cantonali si sono riunite oggi nell'aula del Gran Consiglio a Bellinzona per aggiornare la popolazione circa l'emergenza coronavirus in Ticino. All'incontro informativo hanno presenziato il neo presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, il Consigliere di Stato Christian Vitta e il responsabile dei Servizi generali della Polizia cantonale Elia Arrigoni.

La cronaca della conferenza:

I ringraziamenti di Christian Vitta

Vitta: "Cari tutti, uniti ce la faremo. Un motto che ci ha fatto sentire parte di una comunità forte, solidale e coesa. Un motto che ci ha fatto sentire vicini e uniti in un forte abbraccio in difficile momento. Desidero esprimere un pensiero di affetto e cordoglio a tutti quelli che ci hanno lasciati. Siamo un Ticino unito che sta dimostrando tutta la sua forza. Il nostro Ticino sta esprimendo tutto il suo meglio. Gli scorsi mesi sono stati difficili e inaspettati. Abbiamo affrontato insieme l'inizio di questo periodo. Abbiamo vissuto situazioni completamente nuove, come l'annullamento delle grandi manifestazioni. Tutto è avvenuto rapidamente, senza il tempo di comprendere e capire quanto stava accadendo. Abbiamo dovuto abituarci subito a una nuova normalità. Abbiamo dovuto anticipare decisioni che, poi, sono state adottate a livello federale. Grazie a voi, ticinesi, siamo riusciti a far valere la nostra voce a Berna. È stato fondamentale per superare la fase più acuta della crisi. Oggi cambia la Presidenza e io voglio dirvi grazie con tutto il cuore. È stata una presidenza particolare, ma voglio esprimere un grazie di cuore a ognuno di voi. In occasione del cambio di presidenza, ci tengo a esprimere un messaggio di gratitudine a chiunque ha collaborato con me in questi mesi. Ringrazio lo Stato Maggiore di Condotta, il Medico cantonale, tutto il sistema sanitario ticinese e tutti i giornalisti che hanno garantito una costante e quotidiana informazione in un periodo difficile per tutti. Un pensiero particolare va anche ai colleghi di Governo. Cari tutti, il cambiamento è stato importante ma accanto al cambiamento c'è stata una grande trasformazione: abbiamo riportato in luce i nostri valori più preziosi. Crediamo e portiamo avanti questi valori. In questo modo, tutto sarà migliore".

Le prime parole di Norman Gobbi da Presidente: "Distanti ripartiamo"

Gobbi: "Il primo grazie va a Christian Vitta, che in questi mesi è stato molto presente nelle vostre abitazioni. Un pensiero va anche alla famiglia di Christian che in questi mesi lo ha visto poco. Sono state settimane difficili per tutti. Capisco quanto può essere stato difficile staccarci dai nostri cari. In queste settimane abbiamo potuto imparare diverse cose, tra cui il buon funzionamento del sistema federale. Dopo aver superato la prima onda, dobbiamo essere consapevoli che il domani non sarà più come ieri. Dovremo cambiare diversi atteggiamenti in futuro. Questa crisi ci ha dimostrato come la cura del dettaglio passa anche dai Comuni, che sono l'organo più vicino ai cittadini. Abbiamo apprezzato come la popolazione ticinese è stata in grado di assumersi le responsabilità nel rispettare le norme decretate dalle autorità. Si sono resi conti della gravità del momento e hanno risposto a dovere. Avremmo voluto evitare di chiedere le finestre di crisi, ma siamo riusciti ad appiattire la curva dei nuovi casi. Questo era l'obiettivo e adesso possiamo guardare con ottimismo al futuro. Dobbiamo però procedere piano piano, con prudenza e rispetto delle regole se vogliamo evitare scenari peggiori. Vogliamo evitare di tornare in una situazione di emergenza. Il Governo è pronto per continuare a lavorare duramente. Dovremo pianificare i prossimi passi con cura. Lo stato di necessità continua fino (almeno) alla fine di maggio. Si tratta di rispondere e continuare a mantenere alta la guardia. Distanti ripartiamo. È questo il nuovo motto".

"Non ci aspettavamo la riapertura di bar e ristoranti"

Gobbi: "Quanto comunichiamo stasera sono conseguenze delle decisioni del Consiglio Federale. Settimana scorsa, il Consiglio Federale ha deciso di riaprire l'11 maggio gli esercizi pubblici. Ma sono decisioni che non sono state ancora regolamentate. Nemmeno gli esercizi pubblici saranno gli stessi. Le abitudini che avevamo non ci saranno più ore. Dovremo capire quanto il settore della ristorazione potrà subito l'impatto. Questa nuova normalità dovrà essere accompagnata da misure di protezione che richiederanno sicuramente dei sacrifici. L'obiettivo è però ripristinare una 'nuova' normalità. Una normalità a cui dovremo adattarci. L'apertura di bar e ristoranti non era prevista così presto. L'accelerazione ci ha trovato di sorpresa e confidiamo nella disciplina degli operatori. 

"I dati servono unicamente per il contact tracing"

Arrigoni: "È importante il rispetto delle regole. Anche gli esercizi pubblici giocheranno un ruolo importante. Regole che si fondono sul rispetto dell'ordinanza che verrà resa nota venerdì. Il Cantone sta però già lavorando e si percepisce che c'è la forte volontà nel rispettare le regole. Alcuni, addirittura, stanno pensando di posticipare la riapertura per essere sicuri di rispettare le norme. I clienti saranno chiamati a dare il nome, cognome e numero di telefono. Dati destinati a garantire il contact tracing e che saranno eliminati dopo 14 giorni. La base legale si fonda sulla legge sulle epidemie. Dovrà essere limitata al massimo la limitazione e, se non fosse possibile, è raccomandato l'uso della mascherina. I locali dovranno essere rigorosamente puliti. Come Polizia faremo dei controlli e se le norme non verranno rispettate possiamo far chiudere il locale".

Quale può essere il margine cantonale per riapertura di bar e ristoranti?

Arrigoni: "Il margine non è dato. Le finestre di crisi sono terminati e ci si allinea alla linea del Consiglio Federale. Non è chiarissimo se tutte e due le categorie potranno riaprire. Non dovrebbero riaprire discoteche e locali erotici. La polizia farà dei controlli mirati".

Anche gli anziani nei ristoranti

Gobbi: "Per quanto riguarda gli over 65, la risoluzione governativa scade domenica sera. Anche loro, quindi, potranno andare al ristorante pur rispettando le regole".

"L'obiettivo è che i turisti passino l'estate in Ticino"

Vitta: "L'obiettivo è che i turisti passino l'estate in Ticino per limitare i danni nel settore. Prossimamente, presenteremo le iniziativa affinché i turisti arrivino in Ticino e frequentino i nostri esercizi pubblici".

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