liberatv
Foto: TiPress/Tatiana Scolari
Quarto Potere
18.04.17 - 09:080
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:41

Matteo Cheda si autodenuncia al Ministero pubblico per usura. Al centro del caso la sua 'Scuola di giornalismo', che secondo il sindacato OCST è finanziata tramite un sistema di 'caporalato'. "Ho agito nell'interesse pubblico per aiutare i giovani disoccu

"In seguito a una segnalazione ricevuta dal sindacato Ocst, Matteo Cheda, fondatore della Scuola di giornalismo di Bellinzona, si è autodenunciato presso il Ministero pubblico ticinese per “caporalato” che secondo la legge svizzera corrisponde ai reati di usura e concorrenza sleale"

BELLINZONA – “In seguito a una segnalazione ricevuta dal sindacato Ocst, Matteo Cheda, fondatore della Scuola di giornalismo di Bellinzona, si è autodenunciato presso il Ministero pubblico ticinese per “caporalato” che secondo la legge svizzera corrisponde ai reati di usura e concorrenza sleale. Secondo l’articolo 157 del codice penale, se il colpevole fa mestiere dell’usura è punibile con una pena detentiva fino a dieci anni. L’inchiesta è condotta dalla procuratrice Raffaella Rigamonti”.

Lo scrive in un comunicato stampa lo stesso Matteo Cheda, giornalista di lungo corso, editore di ‘Spendere meglio’, de ‘L’inchiesta’ e promotore della ‘Scuola di giornalismo’. Si tratta chiaramente di una provocazione plateale in risposta alla posizione del sindacato.

“La Scuola di giornalismo, nata nel 2015, è non profit e la frequenza è gratuita. Ogni allievo riceve una piccola retribuzione per 12 mesi più l’abbonamento ai mezzi pubblici – spiega Cheda -. L’importo è identico, indipendentemente se l’allievo va a scuola o se lavora a titolo volontario. I datori di lavoro versano alla scuola il valore della prestazione fornita dagli allievi.

Gli allievi che durante i 12 mesi lavorano a titolo volontario finanziano quindi il salario e la formazione agli altri allievi. Un sistema simile a quello della cassa malati dove i sani pagano di più di quello che ricevono mentre per i malati vale l’opposto.

Secondo l’Ocst, tale metodo di finanziamento è illegale ed equivale a “caporalato”. Matteo Cheda ritiene di non aver commesso alcun reato ma di aver agito nell’interesse pubblico allo scopo di aiutare giovani disoccupati a formarsi gratuitamente e a trovare lavoro in poco tempo”.


Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
cheda
matteo
scuola
giornalismo
caporalato
ocst
usura
sindacato
ministero pubblico
ministero
TOP News
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile