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Politica e Potere
23.05.24 - 12:000
Aggiornamento: 26.05.24 - 09:10

I veleni di Bissone tra denunce e clima rovente. E oggi una nuova istanza al Municipio

È guerra aperta nell’Esecutivo dopo il ritorno di Ludwig Grosa. Nel mirino il sindaco Andrea Incerti e un file audio che...

BISSONE – Torna rovente e avvelenato il clima a Bissone, comune che già negli anni scorsi era stato teatro di pesanti scontri politici con tanto di implicazioni giudiziarie. I tamburi di guerra li aveva suonati già a metà aprile, subito dopo le elezioni, l’ex sindaco Ludwig Grosa, tornato in Municipio, querelando il collega Ugo Ballinari, riconfermato sulla lista Bissone Unita - che raggruppa Centro, Ps, Verdi e Indipendenti - a causa di un volantino ritenuto diffamatorio. Grosa, eletto sulla lista Lega/UDC insieme all'ex PLR e municipale uscente Vladimiro Bernardi, ha poi sfidato il sindaco Andrea Incerti al ballottaggio. Ma ha perso.

Ieri, come ha raccontato LaRegione, Bernardi ha scritto al Municipio invitando a segnalare Incerti al Ministero pubblico. Sulla base di una registrazione audio, che sostiene di aver ricevuto in forma anonima, il municipale ipotizza nei confronti del sindaco “delitti contro l’onore, vie di fatto, coazione e sfruttamento dello stato di bisogno di persone per ottenimento di favori sessuali”.

Sono solo calunnie basate su una registrazione ottenuta tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ha replicato Andrea Incerti. E oggi la vicenda si arricchisce di un nuovo capitolo. Alla luce delle dichiarazioni del sindaco, Bernardi ha inviato al Municipio una nuova istanza: “Data l'importanza della questione e l'impatto che tali affermazioni possono avere sulla fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e dell’onorabilità delle medesime e dei suoi membri – scrive il collega di partito di Grosa - è doveroso procedere a una verifica accurata dell’audio tramite le autorità giudiziarie competenti, Le quali dispongono di tutti i mezzi tecnici per la verifica, per loro è estremamente semplice appurarne o meno l'autenticità”.

E aggiunge: “Non ho dubbi inoltre che il signor Incerti a fronte delle sue affermazioni rilasciate alla stampa presenterà immediatamente denuncia penale a riguardo di questa faccenda relativa alla creazione di un audio con l'intelligenza artificiale che lo coinvolgerebbe. Non vedo l'ora di ricevere copia per conoscenza della denuncia da lui presentata. Sono certo che il Municipio non avrà nulla da obiettare a tale verifica, la quale permetterà di fugare ogni dubbio in merito alla vicenda”.

Bernardi sottolinea infine che “un eventuale rifiuto da parte del Municipio di accettare questa richiesta, oltre che generare un immediato ricorso,  sarebbe interpretato come una evidente ammissione di colpevolezza e un tentativo di occultare questa squallida vicenda”.

Facciamo un passo indietro e torniamo al file audio e alle spiegazioni di Incerti. Stando a Bernardi, nella registrazione si sentirebbe il sindaco (“voce riconoscibile”) ammettere di aver dato un pugno a una donna, offendendola e ammettendo di aver ricevuto prestazioni sessuali per il pagamento dell’affitto della medesima.

“È una registrazione che è iniziata a girare ancora prima del ballottaggio per la sindacatura – ha dichiarato Incerti alla Regione -. Il giorno dopo la loro sconfitta, era già nella bucalettere del Municipio. Il giorno stesso l’ho presa e l’ho portata in Polizia cantonale. Ritengo che l’audio in questione sia stato realizzato con l’intelligenza artificiale e gli agenti lo hanno già inviato alle autorità competenti per un’analisi”.

Il sindaco respinge fermamente le accusa profilate dal suo collega avversario e spiega che la vicenda alla quale si allude fa riferimento a un caso che lo ha visto coinvolto diversi anni fa, legato a una diatriba privata con una cittadina di Bissone che gli aveva mosso delle accuse. Diatriba terminata però a favore di Incerti, in quanto il tribunale ha condannato la donna.

Ma se le informazioni contenute nell’audio sono false, chiede Dino Stevanovic, che ha firmato l’articolo sulla Regione, perché secondo lei Bernardi l’ha segnalata all’esecutivo? Incerti risponde: “Per vendetta. In seguito a una segnalazione di un cittadino è emerso che avrebbe approfittato del suo ruolo di capodicastero Sicurezza nella scorsa legislatura. Di conseguenza, all’inizio di questa nuova legislatura gli è stato tolto quel Dicastero. Stesso discorso per la Scuola”.

Come mai? “Perché è entrato in conflitto con la direzione dell’Istituto scolastico” risponde Incerti.

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