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Politica e Potere
15.05.22 - 15:400

I Verdi: "Impossibile raggiungere il pareggio in tre anni senza tagli"

Non convince nemmeno la vittoria dell'oggetto riguardante Frontex, anche se per Gysin "il Sì dell'elettorato deve essere inteso come un Sì a dei rapporti stretti con l'Europa e non alla politica isolazionista e di violazione dei diritti umani"

BELLINZONA - “Il verdetto popolare va sempre rispettato ma ci dispiace che i favorevoli al decreto, veicolando un messaggio fuorviante basato su argomentazioni false, siano riusciti a convincere la maggioranza dei votanti a dire Sì”, sostiene la co-coordinatrice dei Verdi Samantha Bourgoin con amarezza. A suo avviso, per raggiungere il pareggio di bilancio in tre anni sarà necessario, nonostante quanto si dice, "effettuare tagli negli ambiti come la salute, la formazione, l’ambiente, la cultura e ciò anche a discapito delle fasce più deboli della popolazione. Si tratta di una visione poco lungimirante, che sarà fortemente impattante sulle vite di molti ticinesi e sulla quale i Verdi del Ticino vigileranno".

Il sì al decreto Morisoli non piace ai Verdi.

Per il resto, c'è gioia per le vittorie della legge Netflix e della modifica di quella sui trapianti, rammarico per la scelta del popolo svizzero di dire sì al rafforzamento di Frontex.  “Continueremo a lavorare affinché la Svizzera metta i diritti umani al centro della sua politica di Frontex, e per questo chiediamo che i respingimenti collettivi siano considerati reati a sé stanti", affermano, anche se Gysin è convinta che "il Sì dell'elettorato deve essere inteso come un Sì a dei rapporti stretti con l'Europa e non come un Sì alla politica isolazionista e di violazione dei diritti umani di Frontex. Mai prima d'ora così tanti politici borghesi hanno riconosciuto le violazioni dei diritti umani alle frontiere europee e si sono espressi a favore della riforma di Frontex. Questo è il merito del referendum".

Ora il Consiglio Federale dovrà "assumersi la responsabilità a livello europeo e nei confronti dell'elettorato di attivare una riforma di Frontex che rispetti i diritti umani. Ciò include la creazione di una norma penale per le deportazioni collettive: se le guardie di frontiera svizzere dovessero risultare (co-)responsabili di deportazioni collettive, esse dovranno essere chiamate a rispondere delle loro azioni. I Verdi presenteranno un intervento parlamentare in tal senso durante la sessione estiva".

I Verdi sono lieti che la legge sul cinema sia stata approvata, così come quella sul trapianto degli organi.

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