“Che ci sia un problema serio nel mondo del lavoro ticinese - scrive Valenzano Rossi - è una grande verità. Che la risposta a questo problema sia «Prima i nostri», soprattutto nella declinazione ipermacchinosa che vorrebbero darne alcuni, è invece una grande bugia! È davvero ora di smettere di prendere in giro i cittadini, soprattutto quelli che sono vittime del problema e delle ingiustizie effettive che si riscontrano quotidianamente nel mondo del lavoro alle nostre latitudini. Questo teatrino grottesco di politichetta in salsa provinciale accentua solo le tensioni sociali, mette i bastoni tra le ruote a chi, onestamente, crea PIL e occupazione, e non porta alcuna soluzione”.
Secondo la vicepresidente del PLR, "i furbetti, che hanno creato questo problema con un’abusiva sostituzione della forza lavoro locale in chiave dumping salariale (perché è questo il vero problema), passeranno comunque tra le maglie di queste soluzioni illusorie, perché chi imbroglia oggi, ahinoi, troverà il modo di imbrogliare domani malgrado «Prima i nostri». Le aziende oneste, invece, rimarranno imbrigliate nelle maglie di questa grande bugia e il problema non sarà risolto: anzi! Le aziende virtuose se ne andranno e l’occupazione crollerà definitivamente. È questo che vogliamo per il mondo del lavoro ticinese?”.
“È decisamente ora di chiarire - conclude Valenzano Rossi nel suo scritto sul CdT -chi sia davvero il cattivo, distinguendo tra chi imbroglia, sostituendo valida forza lavoro locale con quella meno costosa estera, e chi invece seriamente fa impresa, impiegando anche forza lavoro estera per necessità oggettive d’impresa, senza alcuna manovra abusiva. I controlli vanno incrementati, in modo intelligente ed efficiente, per sanzionare i primi e per non molestare i secondi, onesti, con leggi assurde e inapplicabili. Basta bugie!”