LOCARNO – Si sa che il galoppinaggio è un brutto vizio della politica e che in Ticino, soprattutto nei paesi e nelle piccole città, è una tradizione ancora piuttosto diffusa e dura a morire. E il voto per corrispondenza probabilmente ha rinfocolato questa vecchia usanza. Si sa anche che, spesse volte, le “vittime” privilegiate dei galoppini sono gli anziani. Il rischio che le case di risposo diventino luoghi di raccomandazioni politiche è più che concreto.
Così, il Municipio di Locarno ha deciso nei giorni scorsi di apporre un avviso educato ma molto esplicito all’entrata di Casa San Carlo. Nulla a che vedere con la caotica situazione emersa nella gestione dell’istituto. Ma era corsa voce in città che per i corridoi si aggirasse qualche “cavallo”. Per evitare nuovi problemi, su proposta del capo dicastero Ronnie Moretti, il Municipio si è dunque premunito.
Cari visitatori e visitatrici, recita l’avviso, “il Municipio apprezza moltissimo la vostra presenza nell’Istituto, soprattutto perché contribuisce a vivacizzare e rendere più sereno il clima all’interno del San Carlo. Vi saremmo però altrettanto grati se evitaste di trasformare queste visite in occasioni per svolgere della propaganda pre-elettorale. Un invito al quale, ne siamo certi, saprete dare il dovuto seguito, dimostrando in tal modo grande sensibilità e massimo rispetto nei confronti degli ospiti”.
Ben fatto. Un esempio che altre case per anziani dovrebbero seguire in campagna elettorale.