di Lorenzo Quadri*
Spiace dirlo ma, col suo comunicato sul "cane rognoso", il presidente del PLR Rocco Cattaneo rimedia una ben magra figura. Che il presidente dell'ex partito di maggioranza relativa, quello che ama sciacquarsi la bocca con il "rispetto" e con lo "spirito liberale" abbia ancora la faccia tosta di difendere il "cane rognoso" pubblicato su Opinione liberale, di cui è responsabile politico, dà parecchio da pensare.
Quando perfino la deputata Natalia Ferrara Micocci, ben poco sospetta di posizioni filo-Mattino, ha preso chiaramente le distanze da una simile squallida performance da partito dell'odio, il presidente insiste.
Come un bambino pescato con le mani nella marmellata, Cattaneo tenta di negare l'evidenza con scuse inconsistenti, diramando un comunicato pieno di fanfaluche biliose che non fa onore né a lui né al partito: c'è da sperare che sia opera di un anonimo galoppino, magari lo stesso che ha scritto l'articolo del "cane rognoso".
Tanto per rispondere alle inconsistenti storielle di Cattaneo (anche se non meriterebbero alcuna risposta). Dietro quelle che il prof De Maria ha definito "parole odiose, che disonorano chi le scrive" non c'è alcuna constatazione della realtà, ma l'ennesima panzana denigratoria. Inoltre, ci sono anni luce di distanza tra i nomignoli scherzosi del Mattino - come Rocco "Splash", presidente in fuseaux, Marinona, Putto Verde, Harry Potter, Burkhaltèèèèr, bambela - e un "cane rognoso", che gronda odio, bile e cattiveria. Il fatto che il presidente dell'ex partito di maggioranza relativa non capisca o finga di non capire, e dirami un comunicato stampa improponibile, disonora sia lui che il partito.
Allo scribacchino di Opinione liberale, accecato dall'odio, è scivolata malamente la frizione - a volerla dire con un eufemismo. Costa così tanto ammetterlo? Il comunicato del presidente del PLR a giustificazione dell'ingiustificabile, è di una bassezza che dovrebbe far vergognare qualsiasi spirito che si dica "liberale". Se il presidente dell'ex partitone è il primo a tentare di sdoganare con argomenti ridicoli che è corretto trattare l'avversario politico non già da "ciclista" o da "Rocco Splash" ma da "cane rognoso", vuol dire che il PLR è proprio alla frutta. Da partito liberale a partito dell'odio.
*Consigliere Nazionale Lega e direttore Mattino della Domenica