Cattaneo mostra il cartellino rosso: "Basta con questa caccia leghista allo straniero"

GAMBAROGNO - Rocco Cattaneo entra a gamba tesa nella vicenda dei bambini di origine ecuadoriana che tanto ha tenuto banco in Ticino nelle ultime settimane. Il presidente del PLR si schiera con il Municipio di Gambarogno e con Manuele Bertoli e si scaglia contro la Lega. "Voglio dire sì ad esperienze di integrazione come questa, che sono parte della nostra storia sin dalla fine dell’800, ma anche dire basta a questa caccia leghista allo straniero", tuona Cattaneo intervistato dalla Regione. "Sono state osservate queste famiglie di origine ecuadoriana in giro a “spasso”, con i bambini al seguito, e il pensiero che ne è nato non è stato quello di condannare, escludere e ghettizzare, ma anzi di prendersene carico, dare un’opportunità scolastica, formativa, che è la base dello sviluppo di ogni individuo. Questa lezione di solidarietà mi ricorda lo spirito di una volta; si tratta di un invito all’integrazione e un’occasione di arricchimento reciproco che valgono davvero tantissimo". Quindi Cattaneo lancia un duro attacco alla Lega: "Mi chiedo con che faccia esponenti di spicco della Lega dei ticinesi - dichiara il numero uno del PLR al quotidiano bellinzone - possano spingersi ad affermare il contrario facendo leva sulla paura del diverso e ventilando inesistenti rischi di escalation. Me lo chiedo ma non mi stupisco che sia accaduto. È il gioco della psicosi dello straniero. L’Expo la bocciamo per fargliela agli italiani, la tassa sui posteggi di Zali è pensata per fare cassa, ma per venderla politicamente viene indicata come mossa anti-frontalieri. Se lasciamo per strada quei due bambini facciamo gli interessi di chi? Se oggi prendi di punta lo straniero fai un gol politico: è questa la realtà attuale in Ticino. Stiamo perdendo la bussola e il buonsenso".