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Cronaca
01.09.23 - 11:300

La stava avvelenando! Le terribili scoperte sull'assassino di Giulia

Alessandro Impagnatiello aveva cercato online notizie sul veleno per topi, che poi somministrava alla compagna incinta. "Perchè non funziona?", aveva domandato a Google. Infine l'ha uccisa a coltellate, facendola morire dissanguata

SENAGO – Emergono nuovi e sconvolgenti dettagli sull’omicidio di Giulia Tramontano, uccisa mentre incinta di 7 mesi dal padre del bambino, poco dopo che la giovane aveva scoperto una storia parallela. A quanto pare, non si è trattato di un raptus ma l’uomo progettava la sua morte da tempo.

Nel sangue della 29enne e nel feto sono infatti state trovate tracce di veleno per topi. Lui, Alessandro Impagnatiello, glielo somministrava, a sua insaputa ovviamente, e aveva incrementato le dosi nel mese e mezzo precedente l’omicidio. Giulia si era lamentata con un’amica del bruciore di stomaco, dicendo di sentirsi drogata.

È quanto emerso dalla consulenza autoptica depositata nei giorni scorsi alla Procura di Milano. Sono state trovate anche delle ricerche online dell’assassino in merito al veleno per topi e a perché non funzionasse, dopo diverso tempo che lo faceva bere alla compagna. Ma a quanto pare lo metteva in bevande calde, facendogli perdere efficacia.

Per quanto concerne l’omicidio vero e proprio, la ragazza è stata ammazzata a coltellate e il suo corpo è stato ritrovato alcuni giorni dopo. Ora parrebbe che la morte sia avvenuta per dissanguamento e che lei era dunque viva dopo ogni coltellata.

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