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Cronaca
30.07.22 - 11:120

Lui moriva e la gente guardava e filmava. Un'altra tragedia di violenza e indifferenza

Un ambulante di 39 anni è stato ucciso da un uomo perché ha chiesto l'elemosina alla sua fidanzata

CIVITANOVA – Lui moriva e la gente guardava e filmava con i cellulari. È una tragedia consumatasi nell’indifferenza quella accaduta ieri alle due e mezza del pomeriggio nella la via dei negozi di Civitanova Marche. Immagini terribili che mostrano la violenta aggressione costata la vita ad Alika Ogorchukwu. Un immigrato nigeriano di 39 anni, a terra, e seduto sopra di lui, un uomo che lo strozza. L’omicida so chiama Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, ha 32 anni, qualche piccolo precedente, e fa l’operaio. È originario di Salerno ma vive a Civitanova. Dopo aver ucciso Ogorchukwu si è allontanato con il telefonino della vittima in mano, ma è stato fermato dalla polizia in una via poco distante. “Chiedeva con insistenza alla mia fidanzata l'elemosina”, ha detto.

Ogorchukwu abitava vicino a Civitanova con la moglie, un figlio di 8 anni e un'altra ragazzina di 10 che era come una figlia. Era un ambulante, vendeva accendini e fazzoletti, a volte chiedeva offerte ai passanti per racimolare qualche euro.

Da un anno, dopo un incidente, camminava con una stampella e con questa l'aggressore, togliendogliela di mano, l'ha prima colpito, anche alla testa. Ogorchukwu è caduto a terra, ma Ferlazzo ha continuato ad accanirsi contro di lui fino ad ucciderlo. Tutto è accaduto in mezzo alla gente, davanti a un negozio.

“L'aggressione è avvenuta mentre noi eravamo chiusi, quando siamo arrivati ci siamo trovati davanti questa scena terribile – ha raccontato la madre della titolare del negozio -. In molti conoscevano la vittima, frequentava il bar qui vicino. È stato straziante vedere la moglie in lacrime davanti al cadavere, e attorno l'indifferenza della gente, come se tutto quello che è successo fosse la normalità, senza alcuna pietà”.

Ferlazzo è stato arrestato con le accuse di omicidio volontario e rapina, per aver sottratto il cellulare della vittima. “Ciò che è accaduto oggi è un fatto di una violenza inaudita - ha commentato il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica -. Lontano dalla normalità della nostra comunità, conosciuta da tutti per essere da sempre accogliente e tranquilla”.

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