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Cronaca
25.05.22 - 11:050

Pestaggio alla Rotonda di Locarno, l'accusa è di omicidio intenzionale tentato

Rinviati a giudizio i due fratelli che lo scorso dicembre picchiarono selvaggiamente un 18enne

LOCARNO – È di omicidio intenzionale, tentato, l’accusa principale per i due fratelli che lo scorso 4 dicembre, alla Rotonda di Piazza Castello a Locarno, picchiarono selvaggiamente – insieme ad altri giovani tuttora non identificati - un 18enne, inferendogli anche calci alla testa e colpendolo con una bottiglia di vetro mentre era a terra . La Procuratrice pubblica Valentina Tuoni ha concluso l’inchiesta nei giorni scorsi, promuovendo l’atto di accusa. In subordine, i due aggressori sono indagati per lesioni gravi tentate e aggressione (in alternativa, lesioni semplici e vie di fatto).

La triste vicenda, ennesimo episodio di violenza tra giovani nel locarnese, aveva avuto risalto sui quotidiani anche per l’appello indignato della mamma della vittima, la quale si lamentava di come nessuno, pur avendo visto (raccontava di scene del pestaggio riprese con il cellulare mentre qualcuno gridava ‘Ammazzalo’) avesse mosso un dito per soccorrerlo o denunciare. Il ragazzo era finito al pronto soccorso con diverse ferite, soprattutto alla testa.  I due aggressori, due fratelli di 20 e 19 anni, furono arrestati il 20 dicembre e a breve saranno processati alle Assise criminali. Il maggiore dei due, inoltre, dovrà rispondere di aver ripetutamente contravvenuto alla legge federale sugli stupefacenti per consumo di marijuana.

Secondo quanto appurato dalle indagini, i due fratelli hanno “intenzionalmente, per dolo eventuale, tentato di uccidere” il 18enne. In subordine, hanno “intenzionalmente tentato di ferirlo, mettendone in pericolo la vita, rispettivamente tentato di cagionare un grave danno al corpo e alla salute fisica di quest’ultimo”.

Ecco dunque la ricostruzione dei fatti, secondo l’atto d’accusa: “Il maggiore dei due fratelli ha afferrato il 18enne per le gambe, facendolo cadere. In seguito si è messo sopra di lui e, dopo averlo afferrato per la giacca, gli ha sferrato numerosi pugni al volto. L’altro fratello, con almeno altre due o tre persone non ancora identificate, che facevano parte dello stesso gruppo, gli ha inferto calci in testa. Anche gli altri membri del branco, contemporaneamente, hanno iniziato a colpire con pedate il ragazzo a terra, sia con la punta del piede, sia schiacciandogli la faccia e la testa con la suola delle scarpe. Hanno continuato a pestarlo e si sono accaniti per almeno 30 secondi. Nel mentre veniva urlato ‘ammazzalo, ammazzalo’. Un altro ragazzo, anche lui 18enne, ha cercato invano d’intervenire, venendo pure colpito con pugni alla testa e alla schiena. Infine il fratello 19enne, messosi in piedi sopra il giovane ancora a terra, lo ha colpito al capo con una bottiglia di vetro vuota. Solo con il provvidenziale arrivo di un altro ragazzo, il 18enne è riuscito a fuggire e ad arrivare nella zona della stazione ferroviaria a Muralto. Lì, attorno alle 23, ha chiamato il padre: ‘Mi hanno picchiato di brutto, devo andare in ospedale’. Il genitore lo aveva quindi accompagnato al Pronto soccorso e, in seguito, è scattata la denuncia”.

Stando all’atto d’accusa, i due fratelli in questione si erano resi protagonisti di un altro episodio di violenza, sempre alla Rotonda. Questa volta ai danni di un ragazzo (che si è costituito parte civile nel procedimento penale) inferendogli spintoni, pugni in faccia e calci in pancia dopo che era caduto a terra. Il 18enne vittima della seconda aggressione sarebbe in quell’occasione intervenuto a difesa del ragazzo, attirando su di sé le attenzioni dei due fratelli che si sarebbero “vendicati” aggredendolo e picchiandolo lo scorso dicembre.

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