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Cronaca
23.05.19 - 08:370

Dramma a Milano, la confessione choc: "Ho assunto hashish, non riuscivo a dormire ed ho ucciso mio figlio di due anni"

L’accusa di omicidio volontario per il padre è aggravata dalla minore età del figlio e dal fatto e che l’evento è stato preceduto da maltrattamenti

MILANO – “Non riuscivo a dormire. Così, dopo aver assunto hashish, mi sono alzato e l’ho picchiato a morte”. Ha confessato tutto Aljia Hrustic, un 25enne croato, che nella mattinata di ieri ha ammazzato il figlio di due anni a calci e pugni in un appartamento nella periferia di Milano.

L’uomo è stato fermato per omicidio volontario aggravato. La confessione è avvenuta davanti agli investigatori della squadra Mobile di Milano e al pm Giovanna Cavalleri. Ai poliziotti Hrustic ha dichiarato di aver assunto hashish la sera stessa e di non essere riuscito a dormire per tutta la notte.

Quindi di aver percosso violentemente il bambino fino a farlo morire. L’accusa di omicidio volontario è aggravata dalla minore età del figlio e dal fatto e che l’evento è stato preceduto da maltrattamenti, come hanno specificato gli investigatori portando l’uomo in carcere.

La telefonata dell'uomo al centralino del 112 è arrivata alle 6.02 di ieri mattina. I genitori, in lacrime, hanno detto che il bambino aveva problemi respiratori. Quando i paramedici sono arrivati, il piccolo era già morto. Sembra che avesse i piedi legati, lividi e una ferita alla testa la cui natura non è ancora stata chiarita. Gli investigatori della Squadra mobile stanno cercando di capire perché i piedi fossero fasciati. Sul corpo del bambino sarà eseguita l'autopsia. L'appartamento in cui è morto il bimbo è un alloggio popolare al primo piano di una palazzina vicino a San Siro.

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