MELIDE/GINEVRA – Sembra non esserci fine alle aberrazioni nel mondo del lavoro ticinese. Il giornale del sindacato UNIA Area ha svelato un caso davvero inquietante, che ha portato il responsabile dell’Ufficio di controllo paritetico dei cantieri per il Canton Ginevra François Vittori a parlare di “tratta di esseri umani”.
Gli esseri umani in questione sono operai italiani. Secondo quanto riportato da Area alcuni di questi lavoratori venivano assunti da una società ticinese per poi essere spediti a lavorare in Svizzera romanda. Gli operai venivano infatti assunti dalla Astro Investments di Melide e, una volta sottoscritto il contratto, spediti in un cantiere di Ginevra. Ma dopo un mese di lavoro, i cinque manovali che hanno denunciato il caso non hanno ricevuto lo stipendio. In seguito gli sono stati versati 1'300 franchi, molto meno dei 4'000 franchi stabiliti dal contratto.
L’intervento di UNIA, scrive sempre AREA, ha costretto Astro Investments a versare i circa 60.000 franchi di salari arretrati e a dichiarare una quindicina di lavoratori all’Avs. Purtroppo però i cinque operai al centro della vicenda sono stati licenziati con la motivazione che il cantiere era ormai giunto al termine. Tesi che il sindacato respinge.
"Siamo di fronte ad una strategia chiara, criminale, per sfruttare i lavoratori facendo leva sulla loro vulnerabilità" questo il commento di UNIA alla vicenda.
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