I video di due episodi, diversi ma per certi versi simili, accaduti in questi giorni in due zoo, in Cile e negli Stati Uniti stanno spopolando sui social. Nel primo caso, accaduto il 21 maggio, un ventenne aspirante suicida, con evidenti problemi mentali, ha tentato di togliersi la vita gettandosi nudo nella fossa dei leoni.
Il ragazzo, che ha alle spalle una grave situazione personale, ha tentato in modo plateale di farsi sbranare dai leoni, come ha scritto su un biglietto trovato nelle sue tasche. È stato salvato, nonostante le gravi ferite, grazie all’intervento dei guardiani dello zoo, che hanno ucciso due leoni. Una decisione che sta dividendo l’opinione pubblica cilena, tra chi ritiene che sia stata giusta e chi invece pensa che i due felini non avrebbero dovuto essere sacrificati per salvare uno squilibrato.
Il secondo caso risale alle scorse ore: un gorilla di 17 anni appartenente a una specie a rischio è stato ucciso nello zoo di Cincinnati, nell’Ohio, per salvare la vita a un bambino che era caduto nel suo recinto. Il bimbo, di tre anni, era caduto per oltre tre metri finendo nella fossa, e il gorilla di nome Harambe, aveva iniziato a “giocare” pericolosamente con lui. Il direttore dello zoo, Thane Maynard, ha spiegato che il piccolo era in pericolo di vita e per questo è stata presa la decisione di uccidere il gorilla. Un tranquillante non avrebbe neutralizzato l’animale immediatamente e questo avrebbe comportato un rischio per il bimbo. Il bambino è stato ricoverato in ospedale con ferite lievi.