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Cronaca
20.04.16 - 16:540
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:41

Maxi truffa del gas, scatta l'inchiesta anche in Ticino. Bloccati conti e beni patrimoniali di Roberto Giuli, l'ex poliziotto diventato finanziere che sponsorizzava Ambrì e Lugano

La procuratrice capo Fiorenza Bergomi ha ordinato il sequestro dei suoi beni eseguendo una rogatoria italiana. Perquisizioni in diversi uffici in Ticino

LUGANO – Vi ricordate di Roberto Giuli? Vi avevamo raccontato la sua storia giudiziaria (italiana) il 18 febbraio. Così: “Lui si chiama Roberto Giuli, ha 52 anni, è un finanziere romano che abita a Lugano e opera nel trading internazionale di gas e altri vettori energetici. Prima di darsi agli affari faceva il poliziotto. In pochi anni è diventato smisuratamente ricco. Adesso però è finito nei guai: è accusato di una maxi truffa stimata in prima battuta dagli inquirenti italiani in 480 milioni di euro al colosso energetico Snam”.

In Italia il finanziere è famoso per essere a capo del gruppo Energy T.I., che figurava tra gli sponsor principali della Juventus, e per aver acquistato nel maggio del 2014 il 10% del Parma calcio. Ma Giuli ha sponsorizzato anche le due squadre di punta dell’hockey ticinese, Lugano e Ambrì. I soldi giravano alla grande…

E aggiungevamo: “Ma l’inchiesta avviata dalla Procura di Milano, che ha portato al sequestro di 181 milioni di euro potrebbe avere importanti e imprevedibili ripercussioni sul Ticino, dove Giuli risiede e possiede alcune società, che sono fallite improvvisamente nel giro degli ultimi tre mesi. Cadute una dopo l’altra come pedine di domino” (leggi qui l’intero articolo e tutti i dettagli).

Ebbene, oggi vi raccontiamo gli sviluppi dell’inchiesta – che effettivamente ci sono stati - sul fronte ticinese. Già, perché gli inquirenti italiani hanno chiesto assistenza giudiziaria alla Svizzera e la rogatoria è stata eseguita dalla procuratrice capo Fiorenza Bergomi, che ha ritenuto fondati gli indizi di reato a carico del finanziere. In buona sostanza, il magistrato ha ordinato il sequestro di tutti i conti bancari di Giuli e dei suoi beni patrimoniali. Inoltre, nei giorni scorsi ha ordinato la perquisizione degli uffici delle società riconducibili a Giuli ed alcuni suoi soci, anche loro italiani. Ora, la documentazione raccolta dalla polizia giudiziaria dovrà essere vagliata, anche per verificare se esistono eventualmente dei reati fallimentari, o finanziari in genere, imputabili al finanziere e alla sua cerchia.

emmebi

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