MENDRISIO - Se lunedì il Mendrisiotto si è risvegliato sotto mezzo metro di neve, martedì il risveglio è stato all'insegna del ghiaccio. La neve sciolta si è trasformata in una vera e propria trappola che ha obbligato il pronto soccorso dell'Ospedale Beata Vergine agli straordinari. La conferma di arriva dal capo servizio del pronto soccorso Davide Fadini: "Martedì abbiamo avuto 22 pazienti di chirurgia, 5 ricoveri e per sei pazienti si è reso necessario un'operazione. Tutto a causa del ghiaccio. I feriti sono persone tra i 35-50 anni che forse hanno sopravvalutato le loro capacità di camminare sul ghiaccio, e anziani".
Nella maggior parte dei casi si è trattato di fratture e contusioni relativamente blande, nessun ferito grave. Quello di ieri è stato un record. "L'ultima volta che è capitata una cosa del genere era nel 2006, in occasione di un'altra grande nevicata. Allora si erano presentati 17 pazienti al pronto soccorso" ci dice Fadini.
"Nonostante tutto siamo riusciti a gestire bene la situazione. Abbiamo dovuto chiamare un medico in più, ma posso affermare che tutto è andato per il meglio e abbiamo cercato di limitare i tempi di attesa" ci dice il nostro interlocutore. Una situazione di emergenza quindi che ha portato l'Ospedale Beata Vergine a contattare gli uffici tecnici di Chiasso e Mendrisio. "Ci hanno detto che a causa delle abbondanti nevicate i loro uomini erano impegnati a liberare strade e marciapiedi dalla neve. Nel frattempo hanno provveduto a cospargere abbondantemente di sale le strade" ci spiega Fadini.
Anche se le temperature dovrebbero progressivamente aumentare il rischio rimane. I sanitari consigliano quindi, soprattuto agli anziani, di evitare di uscire nelle prime ore del mattino per incorrere in spiacevoli scivolate e preferire le ore più calde del pomeriggio.
ItaCa