“Secondo Leoni - scrive Renzetti - mi concentrerei a far la guerra a Tramezzani. Non mi conosce. Niente di male se non fosse per una semplice domanda che dovrebbe farsi: uno che vuol fare la guerra lascia partire così facilmente un allenatore senza chiedere indennizzi o altro? L’ho lasciato partire per il bene del Lugano!”.
“Poi - argomenta ancora il numero uno bianconero - cosa avrei dovuto rispondere ai continui comportamenti scorretti?. Mi riferisco all’ultimo episodio quando (Tramezzani, ndr.)” ha tentato di mettere i bastoni tra le ruote al Lugano “su un giocatore che non rientrava nei suoi interessi”. O ancora, aggiunge Renzetti, “al continuo contattare giocatori sotto contratto, che per farli rimanere ci siamo dovuti svenare….”.
Detto questo il presidente del Lugano fa una promessa ai suoi tifosi: “Non preoccupatevi, la punta arriverà e la squadra farà bene. Sono un pragmatico e vado oltre, credetemi......ho sempre fatto parlare i fatti e mi sono sempre preso le mie responsabilità”.
“Riconosco pure a Leoni la sua bravura ma stavolta non condivido appieno la sua analisi”, la chiosa di Renzetti.