MELIDE - Il 20 marzo a Liestal 8’000 persone hanno manifestato contro le restrizioni messe in atto dal Consiglio Federale per contrastare la pandemia. Una protesta, autorizzata, dove però non sono state rispettate le misure minime di protezione: dalla distanza sociale alle mascherine. Ciò nonostante il Governo di Basilea Campagna ha deciso di non sanzionare gli organizzatori, per assenza di base legale, e di rinunciare ad emettere migliaia di multe per violazione delle norme anti Covid. Durante l’adunata sono stati esposti cartelli come "La vaccinazione uccide" o "No ai test di massa”.
La protesta ha provocato una contro-manifestazione virtuale. Decine di migliaia di persone hanno pubblicato foto e slogan con l’hastag #NoLiestal per opporsi al “negazionismo” e “all’egoismo” e per sostenere il Consiglio Federale. Intanto il Canton Uri ha deciso di negare la piazza ad un altro mega raduno “no mask”, dove erano attese 10’000 persone.
Anche sul fronte dei vaccini, proseguono le polemiche. Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha annunciato un provvedimento per punire il personale sanitario che sceglie di non vaccinarsi. Mentre a livello europeo è stata presentata la prima “bozza” di passaporto vaccinale. In Svizzera, il presidente della Conferenza dei direttori della sanità Lukas Engelberger, ha lanciato la proposta di aprire i grandi eventi, esclusivamente per le persone vaccinate o con un test negativo. Tutti fattori che ripropongono il tema dell’obbligo di vaccinazione indotto. Un passaggio inevitabile per uscire dalla crisi o una violazione delle libertà personali? E poi: i politici e i medici sono chiamati a dare il buon esempio, promuovendo la vaccinazione e facendosi vaccinare per convincere gli scettici o i reticenti?
Intanto, il mondo della ristorazione, continua la sua battaglia contro le restrizioni. Negli scorsi giorni Gastrosuisse ha scritto al Consiglio di Stato ticinese sollecitando una deroga al Consiglio Federale, per autorizzare l’apertura delle terrazze dei ristoranti durante il periodo pasquale, in modo che turisti e ticinesi possano consumare all’esterno dei locali quanto acquistato nei take away. E sempre ieri Gastrosuisse ha annunciato un’iniziativa popolare che mira a ottenere risarcimenti sufficienti in caso di una futura crisi epidemica.
Sul fronte politico, infine, Marco Chiesa è tornato a cannoneggiare contro il Governo, durante l’ultima assemblea dei delegati UDC a Neuchâtel. “Stanno spingendo la Svizzera alla rovina politica e finanziaria - ha detto il presidente democentrista parlando dei Consigliere Federali - distruggendo migliaia di posti di lavoro e di formazione e compromettendo l’esistenza di interi settori professionali”. Questo, ha concluso Chiesa, attraverso “confinamenti incoerenti, che non distruggono solo l’economia ma anche la salute della popolazione e che stanno creando un debito enorme sulle spalle delle future generazioni”.
“Liestal o #NoLiestal?” è il titolo della puntata di Matrioska in onda questa sera su TeleTicino a partire dalle 19.30. Ospiti di Marco Bazzi saranno il dottor Roberto Ostinelli, il Professor Franco Cavalli, la presidente dell’USI Monica Duca Widmer, il presidente di Gastroticino Massimo Suter, il capogruppo dei Verdi Nicola Schoenenberger e il vicepresidente dell’UDC Alain Bühler.
Appuntamento dunque per questa sera dalle 19.30 su TeleTicino.