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Politica e Potere
23.09.19 - 09:580

Merlini: "Alle organizzazioni criminali venga riservato lo stesso trattamento di quelle terroristiche"

Con un'iniziativa parlamentare il Consigliere nazionale PLR chiede al Parlamento la modifica del Codice penale affinché per il reato di organizzazione criminale possa essere inasprita la pena massima e minima

BERNA – Il Consigliere nazionale PLR Giovanni Merlini con un’iniziativa parlamentare chiede al Parlamento la modifica del Codice penale svizzero affinché per il reato di organizzazione criminale possa essere inasprita la pena massima e minima.

“A fronte delle crescenti infiltrazioni malavitose in Svizzera – si legge nel testo di presentazione dell’iniziativa – e delle loro conseguenze nefaste, non v’è alcun motivo plausibile per cui l’appartenenza a un’organizzazione criminale – come la ‘ndrangheta o della camorra – abbia un trattamento più favorevole rispetto a un’organizzazione terroristica. L’iniziativa parlamentare permette di risolvere la disparità di trattamento tra le organizzazioni criminali e terroristiche contenuta nel disegno di legge sull’armonizzazione delle pene proposto dal Consiglio federale”.

“Quest’ultimo – continua – ha incomprensibilmente ignorato le critiche formulate dalla Procura federale, dalla Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia e da diversi ministeri pubblici cantonali in merito a questa disparità che risulta ingiustificata e molto problematica. Nel caso in cui fosse accolto l’atto parlamentare depositato giovedì 19 settembre da Giovanni Merlini e sottoscritto da una trentina di Deputati, l’Assemblea federale è incaricata di presentare una modifica del Codice penale svizzero sotto i seguenti tre aspetti”.

1. Il reato di organizzazione criminale non deve più avere portata sussidiaria e può essere punito in concorrenza reale con altri reati contestuali (come ad esempio l’omicidio, il riciclaggio di denaro, l’estorsione, la tratta di persone eccetera). Ciò consentirebbe un inasprimento della pena.Per esempio, un autore che ha finanziato l’attentato di un’organizzazione criminale ai danni di un magistrato penale deve poter essere condannato sia per il suo sostegno all’organizzazione criminale sia per omicidio o lesione grave della vittima (concorrenza reale tra due reati).

2. La pena massima per chi appartiene a un’organizzazione criminale o la sostiene deve essere aumentata a 10 anni e risultare così equiparata alla pena per chi appartiene o sostiene un’organizzazione terroristica. Inoltre, il reato qualificato dovrà prevedere una pena privativa della libertà non inferiore ai tre anni per colui che nell’organizzazione criminale esercita un’influenza determinante. Una pena detentiva di un solo anno consente infatti al giudice di condannare un membro dirigente dell’organizzazione ad una pena sospesa condizionalmente, il che mal si concilia con il suo rilevante potenziale di pericolosità e con l’elevato contenuto eversivo della sua appartenenza all’organizzazione in questione.

3. L’elemento costitutivo oggettivo della segretezza non dovrà più essere mantenuto e la mera appartenenza (anche passiva) all’organizzazione criminale dovrà essere sufficiente per integrare gli estremi del reato. Le inchieste contro indiziati di appartenenza o sostegno ad un’organizzazione criminale incontrano spesso le maggiori difficoltà nel far fronte all’onere probatorio relativo ad alcuni elementi costitutivi del reato, segnatamente il carattere segreto dell’organizzazione e il sostegno concreto dell’autore alle sue attività criminali.

Secondo Merlini, “non v’è alcun motivo plausibile che possa giustificare un trattamento più favorevole per l’appartenenza ad un’organizzazione criminale rispetto a una terroristica. La stigmatizzazione sociale delle organizzazioni criminali e del loro pericolo non deve essere considerata inferiore a quella delle organizzazioni terroristiche solo per il fatto che gli attacchi terroristici sono percepiti immediatamente e in modo più emotivo dall’opinione pubblica”.

E ancora: “Se le organizzazioni criminali perseguono i loro obiettivi in modo sottile e clandestino, infiltrandosi nelle strutture dello Stato, esse non sono per questo meno pericolose per la popolazione rispetto alle organizzazioni terroristiche che aggrediscono apertamente e con violenza gruppi di persone e istituzioni pubbliche”.

Con questo atto parlamentare il Consigliere nazionale Giovanni Merlini continua il suo impegno affinché lo Stato disponga di strumenti efficaci nella lotta alla criminalità organizzata, a tutela della sicurezza delle cittadine e dei cittadini.

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