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Politica e Potere
27.08.13 - 15:330
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:41

Il Governo: "Congeliamo gli avanzamenti di carriera per il personale dello Stato"

La misura di risparmio, che andrà ratificata dal Parlamento, è stata sottoposta oggi nel corso di un incontro con le Associazioni dei dipendenti pubblici

BELLINZONA – Anche i dipendenti dello Stato saranno chiamati alla cassa nel quadro della manovra di contenimento del disavanzo pubblico. Il Governo e i rappresentanti delle Associazioni del personale si sono incontrati oggi pomeriggio a Palazzo delle Orsoline per uno dei momenti di confronto e discussione previsti nel corso dell’anno. Durante la riunione sono stati affrontati gli orientamenti emersi, durante i lavori di allestimento del preventivo 2014 del Cantone, che toccheranno il personale. Il Consiglio di Stato, si legge in una nota, ha confermato che “la manovra di rientro – considerate l’attuale situazione finanziaria e la necessità di garantire un equilibrio strutturale a medio termine – non potrà purtroppo non interessare anche i dipendenti dell’Amministrazione cantonale”. Presentando le misure prese in considerazione per il 2014 – prosegue la nota -, “il Governo ha anticipato in particolare l’intenzione di riproporre l’abolizione dell’indennità per economia domestica e di procedere a una sospensione generale degli avanzamenti di carriera; due provvedimenti di competenza del Gran Consiglio che, insieme ad alcuni interventi minori, dovrebbero assicurare un impatto positivo totale annuo valutato in circa 11-12 milioni di franchi”. Per gli anni a partire dal 2015 – possibilmente in concomitanza con l’entrata in vigore della nuova scala salariale per i dipendenti dello Stato – è stata invece nuovamente illustrata ai rappresentanti delle Associazioni del personale la proposta di una riduzione dell’orario di lavoro da 42 a 40 ore settimanali. Gli effetti finanziari della misura verrebbero equamente ripartiti fra dipendenti e datore di lavoro. “Prendendo atto delle proposte formulate dal Consiglio di Stato – conclude la nota -, le Associazioni del personale hanno espresso la loro disponibilità a dialogare; risulta condivisa la scelta del Governo di affrontare la discussione secondo una prospettiva di medio periodo. È stata tuttavia ribadita la contrarietà a misure salariali che penalizzino nuovamente il personale dello Stato”.
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