Notte di paura in Emilia-Romagna dove il ciclone Boris ha colpito duramente provocando esondazioni, frane, allagamenti e mareggiate nelle province di Bologna, Forlì, Rimini, Cesena e Ravenna.
Le forti piogge hanno fatto tracimare il fiume Senio a Castel Bolognese che ora rischia di allagare molti altri Comuni della Regione, soprattutto nel ravennate e a Forlì e provincia.
Un migliaio di persone sono state evacuate a titolo precauzionale: 800 in provincia di Ravenna e 165 nel Bolognese hanno trascorso la notte nei centri di accoglienza o da amici e parenti.
I sindaci dei comuni più a rischio raccomandano alla popolazione di restare ai piani alti delle case e di non uscire se non in caso di estrema necessità. Ieri alcune persone sono state soccorse in gommone o in elicottero. Oggi sono stati chiusi uffici, negozi e scuole.
A Ravenna sul versante dei fiumi la preoccupazione è sulla tenuta degli argini e della rete dei canali di bonifica. Le autorità invitano a prestare la massima attenzione a tutta la rete idrica, prioritariamente per le zone già interessate dagli allagamenti del maggio 2023, in quanto potrebbero essere interessate da nuovi allagamenti.
Nel Bolognese sono soprattutto le frane a preoccupare e a rendere necessari gli interventi dei vigili del fuoco. Nella serata di ieri, una frana ha sfiorato un’abitazione a Castel del Rio e due nuclei familiari sono stati evacuati.
“La situazione è grave – ha detto il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa – anche se non è paragonabile a quella dello scorso anno. Ora le criticità si sono spostate dalle colline alle pianure, dove i fiumi stanno tracimando”.