LUGANO - E adesso? La fine delle restrizioni anti Covid in Svizzera, ha immediatamente spostato il focus del dibattito sulle gravi problematiche economiche che la crisi pandemica ha in parte prodotto e in parte congelato. La carenza delle materie prime, l’inflazione e la crisi energetica, sono alcuni degli spettri che spaventano cittadini e imprese. “Il peggio deve venire”, ha pronosticato negli scorsi giorni il giornalista Alfonso Tuor, sottolineando come da un lato il rimbalzo economico vi sia già stato e non vi è da attendersi una nuova ripresa, e dall’altro come i massicci interventi statali “pandemici” a sostegno dell’economia verranno meno, provocando una sorta di tempesta perfetta. Un’analisi troppo pessimistica o c’è del vero?
Fatto sta che i problemi sono tutti sul tavolo e sono di una complessità estrema. In parte le soluzioni dipendono da noi, ma in parte saranno dettati dall’evoluzione geopolitica. Fatto sta che dopo la sostanziale unità politica sancita dalla pandemia, i partiti torneranno a dividersi con le rispettive ricette. Un assaggio lo si è già avuto sul tema dell’energia, con l’affondo dell’UDC contro l’area rossoverde e il ritorno sulla scena del nucleare, a cui anche il PLR ha strizzato l’occhiolino. Ma quali sono le previsioni e le proposte dei partiti per contrastare una possibile crisi economica?
Intanto i venti di guerra soffiano sempre più forti sul confine tra Russia e Ucraina. Ieri il presidente Vladimir Putin ha di fatto annesso le province del Donbass e nella notte ha già spedito i carri armati in quella regione dell’ex repubblica sovietica. Una mossa che destabilizza il Mondo occidentale che è ora chiamato a reagire. Sì, ma come? A nessuno sfuggono le gravi conseguenze economiche per l’Europa che potrebbe produrre un duro braccio di ferro con il Cremlino, proprio in un momento in cui servirebbe massima stabilità per costruire una ripresa economica. Senza considerare lo scenario peggiore: una guerra aperta alle porte del vecchio Continente, le cui conseguenze sono davvero imprevedibili.
“Se verrà la guerra…” è il titolo della puntata di Matrioska in onda questa sera su TeleTicino a partire dalle 19.30. Nella prima parte della trasmissione si confronteranno sulle prospettive economiche post pandemiche del nostro Paese la Consigliera agli Stati Marina Carobbio, l’ex segretario di Stato Mauro Dell’Ambrogio, il deputato UDC Paolo Pamini, il Consigliere Nazionale Marco Romano e il giornalista Alfonso Tuor. Tuor che sarà protagonista anche nella seconda parte della trasmissione, con un focus sul conflitto tra Russia e Ucraina, con l’ex Consigliere agli Stati Filippo Lombardi e il giornalista di Panorama Stefano Piazza.
Appuntamento per questa sera alle 19.30 su TeleTicino.