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Cronaca
10.04.19 - 16:540

Casorella, Alain Scherrer e Giuseppe Cotti 'battezzano' il loro sogno. "Qui, una delle collezioni d'arte più importanti del Ticino"

Bagno di folla per l'inaugurazione del nuovo museo di Locarno. Il sindaco: “La cultura è uno strumento per mantenere le connessioni che legano passato, presente e futuro”

LOCARNO – “La cultura è uno strumento preziosissimo per rendere più forte e consapevole la convivenza, per migliorare e arricchire di punti di vista la vita delle istituzioni, per camminare accanto ai bambini lungo un percorso senza tempo, per creare e mantenere le connessioni che legano passato, presente e futuro”. Con queste parole il sindaco di Locarno, Alain Scherrer, ha inaugurato sabato scorso il nuovo museo di Casorella di fronte a un pubblico da grandi occasioni.

 

“Spazi – ha aggiunto Scherrer – che danno una casa alle opere di artisti di primissimo piano come Max Bill, Jean Arp, Filippo Franzoni e Giovanni Bianconi…”.

 

Fin dall’arrivo di Rudy Chiappini, ha ricordato il sindaco, “quando ero ancora responsabile per la cultura, abbiamo cominciato a sognare quello che potete ammirare oggi”. Dopo aver ringraziato per il loro lavoro i colleghi Davide Giovannacci e Giuseppe Cotti, ha passato la parola a quest’ultimo, responsabile del Dicastero cultura della città.

 

“Stiamo parlando della casa per una delle più importanti collezioni d’arte del Cantone – ha detto Cotti -, con un valore monetario che si aggira intorno ai 38 milioni di franchi e un valore affettivo inestimabile. Un patrimonio che ora ha finalmente trovato una collocazione alla sua altezza”.

 

Abbiamo coltivato a lungo il sogno di una casa per le opere d’arte di proprietà della Città, ha aggiunto il municipale. “Così a lungo che, alla fine, ci sembrava quasi un sogno irrealizzabile. Capirete quindi che sono sinceramente orgoglioso, insieme a tutto il Municipio, di quello che abbiamo realizzato. Sono fiero del lavoro svolto dal mio Dicastero, insieme a tutti gli altri servizi dell’Amministrazione che hanno collaborato alla riuscita di questo progetto. Un ringraziamento speciale va senz’altro a Rudy Chiappini, per avere creduto in questo progetto e per avere contagiato il Municipio con il suo entusiasmo”.

 

A quest’ultimo, direttore dei Musei di Locarno, è toccato infine il compito di illustrare i preziosi contenuti artistici di Casorella e il progetto museale che ha guidato la sua rinascita.

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