Il PS di Lugano lancia la battaglia contro l'assunzione di frontalieri: "Proprio qui, nella lussuosa via Nassa, salari da fame. Prima lavoro ai residenti"

Il Partito socialista organizzerà domani un presidio in piazza San Carlo: "I datori di lavoro luganesi non prestano sufficiente attenzione ai lavoratori residenti"

LUGANO - Il Partito socialista di Lugano lancia la battaglia contro l'aumento dei frontalieri e comunica di aver organizzato domani, sabato 22 novembre , un presidio-volantinaggio in Piazza San Carlo/Via Nassa dalle 10 alle 16.
Il tema del volantinaggio, si legge nella nota, "è l'invito ai datori di lavoro di Lugano a procedere all'assunzione di personale residente e all'adozione di contratti collettivi di lavoro.

La quota dei frontalieri a Lugano è del 22%, inferiore a quella cantonale (26%), "ma la crescita si fa vieppiù marcata negli ultimi anni, il che indica che i datori di lavoro luganesi non prestano sufficiente attenzione ai lavoratori residenti". Il PS giudica preoccupante il livello di disoccupazione locale: "Nel mese di ottobre 2014 vi erano 2'668 persone nel distretto di Lugano che ricevevano indennità disoccupazione, pari al 3,8%, ma sicuramente molte altre persone sono in cerca di lavoro o sottoimpiegate, pur non essendo annunciate all'Ufficio del lavoro".

Si legge nel volantino: "Le testimonianze sono numerose: venditrici disoccupate o a tempo parziale residenti in Ticino, che cercano un lavoro al 100% e che non sono assunte, malgrado la loro esperienza ed affidabilità.
Proprio qui, nella lussuosa Via Nassa, ci dicono che nella maggior parte dei negozi si assumono solo frontalieri e che le paghe sono nettamente inferiori a quelle del Foxtown di Mendrisio, dove vige un contratto collettivo di lavoro. Molti negozi e ditte di Lugano non assumono più residenti, per speculare sui bassi salari e altri motivi (a volte i frontalieri sono più manovrabili e non fanno valere i loro diritti).
Sono discriminazioni inaccettabili che il PS di Lugano combatte.
Ci rivolgiamo ai lavoratori e cittadini: denunciate ogni discriminazione, non per creare ostilità fra i salariati, ma per promuovere pari opportunità!
Ci rivolgiamo ai commercianti e altri datori di lavoro: siate responsabili, assumete i residenti disponibili e competenti. Offrite a tutti le medesime opportunità, senza discriminazioni e speculazioni salariali, sottoscrivendo dei contratti collettivi di lavoro che riconoscano il partenariato sociale.