liberatv
TIPRESS
Coronavirus
06.04.20 - 15:590
Aggiornamento: 17:08

Coronavirus in Ticino, Merlani: "Picco raggiunto, ma non è finita". Bertoli: "Scuole chiuse anche dopo il 19 aprile"

Il medico cantonale: "Siamo in discesa, ma non è finita. Attenti, il virus è qui per restare". Ferrari: "Dobbiamo imparare a convivere con il virus"

BELLINZONA – Le autorità cantonali si sono riunite oggi nell'aula del Gran Consiglio a Palazzo delle Orsoline per aggiornare la popolazione circa l'emergenza coronavirus in Ticino. All'incontro informativo hanno preso parte il Direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport Manuele Bertoli, il Medico Cantonale Giorgio Merlani e il Capo Area Medica EOC Paolo Ferrari.

"Non riapriremo dopo il 19 aprile"

Bertoli: “Dopo tre settimane dalla chiusura delle scuole è il momento di fare un primo bilancio. Vorrei tornare all’inizio della chiusura ricordando che la discussione che ci fu era legata a un problema di difficile risoluzione: la contemporanea attività delle attività economiche. Il 13 marzo abbiamo chiuso le scuole dopo aver deciso di chiudere le attività economiche. La scuola ha dovuto reinventarsi e passare alla modalità a distanza. Sono contento della serietà e creatività messa in atto dai docenti. La fantasia ha libero sfogo e il risultato si è visto. È un risultato buono, se non molto buono. Sappiamo che la scuola a distanza non è la scuola in presenza e non lo sarà mai. Colgo l’occasione per ringraziare i docenti, i centri scolastici e tutti quelli che si sono dati da fare. Inoltre, ringrazio i genitori perché non è facile avere i figli a casa e fare anche da docenti. Il DSS ha fornito oggi delle prime direttive. L’anno scolastico è confermato e rimane così com’è. Riconfermato anche il calendario, così come quello dell’anno prossimo. Il secondo grosso punto riguarda le note. Dobbiamo capirci: le valutazione formative continuano come prima. I docenti possono sottoporre degli esercizi agli allievi. Le note, intese come verifiche, per ora sono sospese fino al 13 di marzo. Le regole formali per decidere le note finali le avremo solo nel mese di maggio. Verifiche e test non ci saranno in questo periodo. Dovremmo immaginare di introdurli più avanti. L’apprendimento a distanza è concentrato su quello che si è fatto finora. Ma siamo in attesa di nuove direttive. Speriamo di rientrare a scuola prima della fine dell’anno scolastico. Il mantenimento dei contatti tra docenti e allievi è importante e deve essere mantenuto in qualsiasi modo. La scuole farà una vacanza la prossima settimana e tornerà dopo il 19 aprile. Non si potrà riaprire, e stiamo aspettando una decisione in tal senso dal Consiglio Federale. 

"Raggiunto il picco. Cominciamo a scendere"

Merlani: "2'549 sono i casi positivi totali dall'inizio della crisi. Abbiamo visto che nel weekend i numeri tendono a calare, ma questa è la prima volta che abbiamo cifre sotto le 100 unità per tre giorni di fila. Le persone ricoverate sono 285, tre meno di ieri. Intubate sono 62 persone, una più di ieri. I dimessi sono 350 con 10 dimissioni in data odierna. C'è un'inversione di tendenza: le persone stanno uscendo con rapidità maggiore con cui entrano in ospedale. Abbiamo toccato il picco e stiamo cominciando a scendere. Attenzione: non è tutto finito. Oggi ci sono stati altri 12 morti. Gli sforzi ci stanno premiando. Però non vuol dire che il problema è risolto.

"Ma occhio...non è finita"

Merlani: Non è finita, il virus non sparirà. Appena verranno ridotte le misure sarà inevitabile un ritorno. È fondamentale capire due concetti: non ci libereremo in fretta del virus e nei prossimi mesi saremo chiamati a misurare l'andamento e restringere le misure progressivamente. È l'unica misura che può funzionare. Questo vuol dire che qualcuno si ammalerà, ma le strutture potranno accogliere e curare i pazienti. I cittadini devono seguire le indicazioni, anche se posso capire che è difficile. Fondamentale rispettare le regole e non fare di testa propria perché sfaserebbe ogni previsione e intervento sull'andamento epidemiologico".

"Siete dei campioni".

Merlani: Siete dei campioni perché state riuscendo a rallentare l'andamento. Adesso dobbiamo trovare il sistema per aggiustare le libertà di movimento. La buona notizia è che siamo riusciti a contenere l'andamento della curva. La cattiva notizia è che niente è ancora finito".

"Il Ticino non è stato risparmiato"

Ferrari: "Vogliamo ringraziare tutti quelli che stanno affrontando questa battaglia in prima linea. Il Ticino non è stato risparmiato ma è importante riconoscere il duro lavoro degli ospedali. A metà febbraio 52 letti in cura intensiva, oggi ce ne sono 115 per pazienti Covid e abbiamo mantenuto 26 letti per pazienti non Covid che si presentano con altre malattie. Le altre malattie non sono scomparse perché c'è il coronavirus. È stato un lavoro che abbiamo dovuto mettere in piedi con grande sforzo di tutti. Grazie alle nostre misure abbiamo permesso di evitare di curare qualche paziente nei corridoi degli ospedali. Più del 90% dei decessi è avvenuto nella fascia d'età sopra i 70 anni. Ci sarà una vita dopo il Covid che sarà differente da quella prima del Covid. Dovremo imparare a mantenere le distanze sociali. Il virus, come ha detto Merlani, ci sarà fino a che non verrà trovato un vaccino. Le norme di contenimento hanno funzionato e sarà importante considerare in che misure queste norme potranno essere allentate e in che misura dovranno ancora essere mantenute. È un incarico che potremmo gestire in modo che non ci sia nessun maggior problema per la popolazione. L'importante è imparare a vivere con uno stile post-Covid".

"La riapertura avverrà in base alle indicazioni sanitarie"

Bertoli: "Ritorno in classe a scaglioni? La riapertura delle scuole avverrà in base alle indicazioni sanitarie.  

"Le mascherine ci sono, ma non sono infinite..."

Merlani: "Il tema delle mascherine è complesso. Bisogna ricordare che il Covid si trasmette come il virus dell'influenza. Ogni patologia è una via privilegiata con cui si trasmette e in questo caso sono le cosiddette goccioline. La trasmissione avviene per secrezioni. Lavandosi le mani in modo minuzioso e quasi maniacale è fondamentale, più delle mascherine. Le mascherine servono per proteggere gli altri, ma non garantisce che non avviene la trasmissione. La mascherina è un filtro ed è il peggior ricettacolo per il virus. Un piccolo contributo, le mascherine, possono darlo, ma non bastano da sole. Non bisogna dimenticarsi delle altre misure. Le mascherine devono essere di un tipo corretto: importante riconoscere quali sono adatte e quali no. Le mascherine ci sono, ma il numero non è infinito: non dobbiamo sprecarle. Mascherine vendute a prezzi diversi? Abbiamo visto di tutto, anche a livello internazionale. Le farmacie hanno il diritto a fare la ricarica sul prezzo. Se ci sono prezzi inadeguati sarà possibile fare delle segnalazioni alla Polizia".

Esami di maturità

"Decisioni su esami di maturità e promozioni verranno decise in maggio. Questo non vuol dire che non abbiamo idee su cosa fare". 

Turni da 12 ore negli ospedali

Ferrari: "Gli infermieri fanno turni di 12 ore perché c'è penuria di infermieri in cure intense. La riduzione dei contagi permette loro di tirare il fiato".

Allinearci alla Confederazione è il primo step?

Merlani: "Prima l'ho spiegato: i dati sono incoraggianti. C'è un andamento al ribasso e la riflessione di un allentamento delle misure è necessaria. Le misure restrittive toccano tutti, anche il sistema sanitario in sé. Non dimentichiamo che i medici accettano solo le urgenze. Dovremmo forse allinearci alla Confederazione. Dovrebbe essere questo il primo step". 

"Il decorso dipende dall'evoluzione del singolo caso"

Ferrari: "Due settimane di quarantena sono sufficienti? Devono trascorrere almeno 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi. Ma questo non vale per i pazienti che sono andati in cure intense. Per loro è necessaria una convalescenza in fisioterapia e in questo caso consideriamo i pazienti ancora malati. La cura dipende anche dall'evoluzione del caso".

"I guanti non uccidono il virus"

Merlani: "Ho visto gente che cammina per strada con i guanti. Attenzione perché se non si rispettano le norme non serve a niente. Il guanto non ha capacità di uccidere il virus o tenerlo lontano. Dipende da come viene utilizzato, ma non è il guanto in sé che protegge. Va riservato a chi lavora a contatto con i pazienti".

"Non abbasseremo la guardia durante il weekend pasquale"

Pizolli (per conto dello Stato Maggiore di Condotta): "La Polizia cerca di fare un lavoro di sensibilizzazione con i cittadini. È chiaro che dove ci sono trasgressioni che possono essere punite, verranno fatte delle multe. Durante il weekend pasquale non abbasseremo la guardia".

Fino al 19 aprile non cambia nulla

Merlani: "Il Consiglio di Stato ha preso atto dell'andamento delle curve e farà le sue proposte per allentare le misure. Il Ticino ha ottenuto deroghe ulteriormente restrittive. E su quello lavorerà per allinearsi alla Confederazione. Fino al 19 aprile non cambierà nulla, poi vedremo... La popolazione deve continuare a seguire le raccomandazioni in maniera rigorosa. Non potranno essere allentate le misure che riguardano le distanze sociali e igieniche, così come gli assembramenti".

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche
Tags
ticino
misure
scuole
pazienti
aprile
andamento
ferrari
virus
merlani
mascherine
TOP News
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile