Dal PPD critiche all'iniziativa anti 9 febbraio. Romano: "Fuori luogo!". Beltraminelli: "Come strapazzare la democrazia". Dadò: "Alimenta la sfiducia"

BERNA/BELLINZONA – Anche da alcuni esponenti di spicco del PPD giungono forti critiche all’iniziativa “Fuori dal vicolo cieco”, annunciata questa mattina, che intende rimettere in discussione l’esito del voto del 9 febbraio. E ancora una volta, i politici affidano il loro pensiero ai social network.

“Mi si chiede cosa penso del lancio di un'iniziativa popolare per annullare l'articolo costituzionale approvato dal popolo il 9 febbraio (regolamentazione dell'immigrazione) – scrive su Facebook il consigliere nazionale Marco Romano -. L'iniziativa popolare (come il referendum) sono elementi chiave del nostro sistema politico. Sono unici e eccezionali. Nel mondo si muore per conquistare la democrazia, noi l'abbiamo diretta e votiamo ogni 3 mesi. I signori in questione sono liberi quindi di promuovere qualsiasi testo e di raccogliere le firme (ce la faranno?)”

Personalmente, aggiunge Romano, “non condivido assolutamente il contenuto e la tempistica, totalmente fuori luogo e fuori tempo! Non è rispettoso dello strumento lanciarne una per annullare un articolo costituzionale appena approvato e ancora in fase di applicazione. I signori in questione dov'erano durante la campagna? La democrazia diretta impone partecipazione, si esprimano e presentino argomenti nelle varie campagne. Ci mettano la faccia, non spetta solo ai politici nel nostro sistema. Applichiamo il 9 febbraio, ci vorrà del tempo e ci sono numerose insidie, una nuova iniziativa popolare non serve a nulla!”.

Breve ma chiaro il messaggio del ministro Paolo Beltraminelli, che sempre su Facebook scrive: “Iniziative per abolire iniziative non ancora in vigore... Come strapazzare la democrazia diretta, attenzione ai boomerang, non miniamo le basi e rispettiamo le regole della democrazia Svizzera!”.

Il post di Beltraminelli è stato commentato dal capogruppo del PPD Fiorenzo Dadò e da un altro candidato al Consiglio di Stato, Giorgio Fonio:

“Il Beltra-pensiero corrisponde sicuramente anche al mio. Queste cose alimentano il malcontento la sfiducia e l'instabilità nel nostro Paese”, scrive Dadò.

E Fonio aggiunge: “Giusto! Un'iniziativa provocatoria che mette ancora una volta in cattiva luce la politica davanti agli occhi dei cittadini...”.

red