BELLINZONA – Ultime ore in Ticino per Arlind Lokaj. Nonostante la grande mobilitazione che il caso del ragazzo ha saputo suscitare, ma anche le grandi polemiche, la decisione delle autorità coinvolte è rimasta invariata e oggi il ragazzo dovrà fare ritorno in Kosovo.
La partenza di Arlind è quindi ormai certa. La sua permanenza, scriveva il Cantone nel rifiutare l’ultimo ricorso presentato dal legale del giovane, “si è dilazionata illegalmente ed è stata tollerata unicamente grazie alle molteplici istanze e agli atti ricorsuali presentati”.
Atti e istanze tutti considerati irricevibili: dalla richiesta di ricongiungimento familiare (negata perché tardiva) a quella di un visto per studio (vedi allegato). A procrastinare ci hanno pensato poi anche i certificati medici, quattro, presentati dal giovane. Che hanno anche alimentato le polemiche, perché considerati tentativi di aggirare la decisione delle autorità, e confutati infine da una perizia medica specialistica predisposta dal Dipartimento delle istituzioni, insieme a quello della socialità e della sanità, che ha determinato che lo stato di salute di Arlind non gli impediva di lasciare la Svizzera.
Arlind è quindi stato ritenuto in grado di tornare in Kosovo dove, se lo vorrà, potrà far ricorso a un sostegno specialistico in loco già individuato.