liberatv
Salute e Sanità
06.04.21 - 11:200

Fabio Rezzonico: "La giornata mondiale della salute ai tempi del Covid"

"In questo periodo storico, segnato da instabilità economica, sanitaria e sociale, anche la salute mentale è messa a dura prova e la parola che regna sovrana è: solitudine"

di Fabio Rezzonico *

Domani, 7 aprile, si celebra la giornata mondiale della salute. Alcune persone - come nel caso della Svizzera - sono in grado di vivere una vita più sana e avere un migliore accesso ai servizi sanitari rispetto ad altre, interamente a causa delle condizioni in cui sono nate, crescono, vivono, lavorano e invecchiano. In tutto il mondo, alcuni gruppi lottano per sbarcare il lunario con poco reddito giornaliero, hanno condizioni abitative e istruzione più povere, meno opportunità di lavoro, sperimentano una maggiore disuguaglianza di genere e hanno poco o nessun accesso ad ambienti sicuri, acqua e aria pulite, sicurezza alimentare e servizi sanitari. Questo porta a sofferenze inutili, malattie evitabili e morte prematura.

Tutto ciò è stato evidenziato ancora di più l’anno scorso, quando è scoppiata la pandemia Covid-19.

La pandemia ha colpito duramente tutti, ma il suo impatto è stato più duro su quelle comunità che erano già vulnerabili, che sono più esposte alla malattia, che hanno meno probabilità di avere accesso a servizi sanitari di qualità e maggiori probabilità di subire conseguenze negative come un risultato delle misure attuate per contenere la pandemia.

Tutti, ovunque, dovrebbero avere diritto alla buona salute. Ed è importante sottolineare che la salute non è solamente fisica, ma anche mentale. In questo periodo storico, segnato da instabilità economica, sanitaria e sociale, anche la salute mentale è messa a dura prova e la parola che regna sovrana è: solitudine. Da più di un anno siamo isolati, e ci sentiamo destabilizzati e impotenti.

Ma cosa può aiutarci a reagire in questa situazione? Un concetto semplice, umano, ma allo stesso tempo un’abilità sociale di fondamentale importanza e che ci può salvare in un periodo storico in cui la solitudine e l’isolamento fanno da padroni: l’empatia.

L’empatia è un’importante competenza emotiva, significa riuscire a mettersi nei panni degli altri, sentire quello che provano e può rivelarsi un’arma vincente contro la solitudine e l’isolamento che tutti noi oggi conosciamo bene. Uno studio condotto negli Stati Uniti ha dimostrato che la capacità di provare empatia è risultata protettiva dai brutti pensieri e dal malessere connessi alla solitudine. Se chi si sente solo reagisce occupandosi degli altri, cercando di fare qualcosa, anche di piccolo, per qualcuno che ne ha bisogno, il risultato è che il malessere diminuisce, a volte scomparendo del tutto.

La soluzione per superare la solitudine sarebbe quindi fare attenzione ai bisogni di chi abbiamo accanto, chiunque esso sia, perché questo allena e migliora le nostre capacità sociali, e la connessione con gli altri è l’esatto opposto della solitudine. Ce lo insegna molto bene la pandemia Covid-19, a causa della quale siamo non solo obbligati, ma in dovere di proteggere gli altri, rispettando le misure anti contagio, indossando la mascherina e mantenendo le distanze sociali.

In questa grave crisi pandemica, per analogia anche l’Autorità svizzera si è trovata in una simile difficile situazione di solitudine, nella necessità di dover prendere delle decisioni e imporre misure di protezione della popolazione senza poter coinvolgere tutti i differenti attori della Sanità. Un atto di grande responsabilità da parte loro e un atto di grande fiducia da parte di tutti gli attori, che si sono impegnati, tutti con il medesimo obiettivo: proteggere gli altri e sconfiggere il Covid. Un esercizio di buonsenso e di grande senso di responsabilità da parte di tutti, Autorità, addetti ai lavori, economia e naturalmente popolazione.


Siamo certi che questo dramma ci porterà ad una nuova analisi del nostro sistema sanitario, con un approccio ancora migliore e una condivisione dei differenti attori e delle varie potenzialità presenti sul territorio, che proprio in questa emergenza, hanno chiaramente dimostrato di esserci e senza le quali non avremmo potuto affrontare e vincere questa sfida.


La Giornata mondiale della salute è anche questo, auspicio e spunto positivo per tutti noi di tornare al più presto a sederci tutti assieme, noi attori della sanità, nell’interesse di un bene che è inalienabile, almeno alle nostre latitudini. La solitudine uccide, una pianificazione in solitudine significherebbe la morte del nostro sistema sanitario.


* direttore generale Regione Ticino Swiss Medical Network Hospitals

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche
Tags
solitudine
salute
covid
giornata
rezzonico
giornata mondiale
fabio
fabio rezzonico
periodo
prova
TOP News
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile