liberatv
TiPress/Pablo Gianinazzi
Salute e Sanità
13.03.23 - 11:270

I primi 60 anni della Clinica Hildebrand: una storia di eccellenza

Tra le iniziative per questo importante anniversario: un ciclo di conferenze, giornate a porte aperte, una mostra fotografica. Il Direttore Foiada: “Diversi progetti in atto per rimanere al passo coi tempi e continuare a garantire cure di qualità”

BRISSAGO - La Clinica Hildebrand di Brissago compie 60 anni di attività. Venne infatti aperta nell’aprile del 1963. L’inaugurazione si svolse a fine giugno dello stesso anno. Secondo l'atto di fondazione si trattava di un “Centro di convalescenza per adulti e bambini”.

“Da allora tanto tempo, tanti progetti e tante persone sono passati da qui", ha detto il direttore, Sandro Foiada. "Per festeggiare degnamente questo importante anniversario, la Direzione dell’istituto ha deciso di realizzare alcune iniziative rivolte alla popolazione, ai pazienti, alle collaboratrici e ai collaboratori”.

La conferenza stampa è stata aperta dal presidente della Fondazione, Daniele Lotti, che ha sottolineato l’importanza della struttura nell’ambito del sistema sanitario ticinese.

Basandosi sulle ricerche effettuate nell’archivio della Clinica dal professor Orlando Nosetti, il direttore Foiada ha tracciato un ritratto dei due benefattori che hanno reso possibile la nascita dell’istituto.

Wilhelm Hildebrand

Nacque il 16 febbraio del 1854 a Weinheim, un borgo del Granducato del Baden. Discendente da una famiglia di mugnai si è occupato dell’azienda familiare fino a 36 anni, quando si ritirò a vita privata. Il rilevante patrimonio di cui disponeva gli permise di acquistare diverse proprietà immobiliari, dove soggiornava durante i suoi frequenti viaggi, e di condurre una vita agiata per il resto della sua esistenza. Già nel 1888, affascinato dalle bellezze delle montagne svizzere, Hildebrand acquistò una proprietà nel Canton Berna, dove trascorse le sue vacanze estive fino all’inizio degli anni Venti del Novecento.

Ottenuta la cittadinanza svizzera, nella primavera del 1901 acquistò Villa Helvetia a Brissago, spostando il centro dei suoi interessi sulle rive del Lago Maggiore. Successivamente ampliò i suoi possedimenti rilevando numerose parcelle attorno all’edificio. Parallelamente finanziò attività filantropiche durante la prima guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi, pagando il trasporto e il soggiorno nel Locarnese di bambini tedeschi, austriaci e ungheresi, per la maggior parte orfani, accompagnati da infermiere e docenti.

Wilhelm Hildebrand morì a Brissago nel 1947 a 93 anni. Dopo la sua morte fu imbalsamato e la sua salma venne conservata ad Airolo. La cerimonia di cremazione della salma si svolse nel 1965 e le ceneri vennero deposte nel parco della Clinica.

Else Konstanze Habermann

Nacque a Berlino il 18 luglio 1885. I genitori gestivano un albergo, ma non essendo in grado di occuparsi adeguatamente della figlia, la affidarono alle cure di Wilhelm Hildebrand, che l’adottò dopo la morte dei genitori, nel 1914, e due anni dopo le donò la proprietà di Brissago. Else trascorse il resto della sua lunga vita accanto al padre adottivo. Per onorarne la memoria, e nell’intento di continuare la sua vocazione per le opere benefiche, nel 1955 decise di istituire la fondazione “Genesungsheim Wilhelm Hildebrand” a Sarnen.

In origine, lo scopo della fondazione era la costruzione e la conduzione di una casa di convalescenza per persone bisognose di ambo i sessi, adulti o ragazzi. Gli architetti Jäggli-Broggini di Ascona elaborarono un progetto che nell’aprile del 1963 sfociò nell’apertura della Clinica. Else Hildebrand morì a Brissago nel 1971 e le sue ceneri furono deposte accanto a quelle del padre adottivo Wilhelm.

Graziano Ruggieri: la filosofia della riabilitazione

Il primario Graziano Ruggieri, ha spiegato nel corso della conferenza stampa la filosofia della riabilitazione: “Fin dai primi approcci storicamente documentati già in epoca romana, la missione clinica della medicina riabilitativa è stata quella di occuparsi del recupero delle condizioni mediche e traumatiche che determinavano una condizione acquisita di disabilità acuta o cronica. L’impatto della diagnosi e delle relative menomazioni sullo spettro delle attività quotidiane implica un approccio incentrato sul paziente nella sua globalità. E questo il motivo per cui i medici e il team multiprofessionale della riabilitazione valutano i pazienti rifacendosi a un modello di cura che prende in considerazione tutti i fattori biologici, psicologici, sociali ed ecologici (ambientali), che possono facilitare o ostacolare il processo clinico di recupero e della qualità della vita del paziente guardando all’obiettivo ultimo che è il suo valido reinserimento nella Società”.

Negli ultimi tre decenni, ha aggiunto, “la comprensione sempre più approfondita dei meccanismi biologici sottesi al recupero che si producono a livello di tessuti e organi dopo un danno acuto, ha definitivamente accreditato la medicina riabilitativa attribuendole il ruolo di “scienza clinica del recupero”. Da disciplina medica ancillare, la medicina riabilitativa si è così procurata uno spazio clinico imprescindibile, soprattutto nei sistemi sanitari più avanzati nei quali i cittadini contribuenti guardano al valore salute come elemento costitutivo essenziali dell’esistenza”.

Paolo Rossi: la riabilitazione e l’evoluzione della società

“La sanità è da sempre uno specchio dei cambiamenti e dell’evoluzione della società in cui viviamo – ha spiegato il dottor Paolo Rossi, co-primario e direttore sanitario della Hildebrand - la sfida costante è quella di cercare di dare una risposta assistenziale adeguata e pronta a riflettere i cambiamenti di cui siamo protagonisti. Tra tutte le specialità mediche, la riabilitazione si è da sempre confrontata con la società e con i suoi cambiamenti avendo la specifica missione di restituire alle persone al proprio ambito di vita personale, familiare e socio-lavorativo. Nel contesto di una medicina che offre mezzi di cura avanzati grazie alla ricerca e alla tecnologia, di una società che cambia rapidamente e che vede aumentare l’aspettativa di vita delle persone, la riabilitazione avrà sempre più un ruolo di primo piano nell’assistenza sanitaria. Per questo dovremo essere capaci di fornire cure innovative, individualizzate e vicine all’ambiente di vita dei nostri pazienti. La Hildebrand si prepara a questo nuovo scenario rafforzando la collaborazione con l’Ente Ospedaliero Cantonale e le altre realtà sanitarie ticinesi per offrire la necessaria continuità assistenziale per gli utenti. Da tempo siamo parte integrante nella formazione dei professionisti della salute (infermieri, fisioterapisti ed ergoterapisti) dei corsi di laurea della SUPSI. Dal 2022, siamo parte attiva nella formazione dei nuovi medici portando l’insegnamento della Neuroriabilitazione nella Master School of Medicine della Facoltà di Scienze Biomediche dell’USI. La presenza di competenze poli-specialistiche (neurologica, fisiatrica, cardiologica e geriatrica) ci consente di dare risposta alla crescente complessità clinica dei pazienti che assistiamo ogni giorno. L’aggiornamento continuo dei nostri infermieri e dell’equipe di terapisti completa la competenza dell’equipe interdisciplinare che si prende a carico il progetto di recupero delle capacità di agire di una persona nella vita di tutti i giorni. Alla Hildebrand le figure professionali del medico, del terapista, dell’infermiere e dell’operatore sociale interagiscono durante tutto il percorso di cura per consentire al paziente di raggiungere il miglior grado di recupero possibile per raggiungere il rientro all’interno del proprio ambiente di vita, nel concetto di Medicina della Società. La nostra risposta ai cambiamenti è adattarsi ad essi rafforzando ed innovando la nostra competenza specifica per continuare a garantire la migliore offerta riabilitativa, così come facciamo dal 1963”.

Calendario delle iniziative per il 2023

“Per festeggiare i primi 60 anni della Clinca Hildebrand abbiamo previsto diverse attività a favore della popolazione, dei pazienti e dei collaboratori – ha detto il direttore Sandro Foiada -. Oltre a una giornata di porte aperte, con pranzo offerto alla popolazione, ci saranno una serie di conferenze pubbliche in clinica che avranno per protagonisti personaggi legati al territorio del Locarnese, del mondo della medicina, della cultura, dello sport… Allestiremo anche un’esposizione di fotografie e documenti legati alla storia della Clinica, organizzeremo una traversata a nuoto dalle Isole alla riva in collaborazione con l’Associazione Parkinson Svizzera, proporremo un vino per il nostro 60° e alcune iniziative in favore delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori”.

Proiettati verso il futuro

Ma non è tutto: “Proprio nell’anno del suo 60° - ha aggiunto il direttore - la Clinica sta intraprendendo alcuni importanti progetti che le permetteranno di rimanere al passo con i tempi e di continuare ad assolvere il proprio compito nel segno di ciò che da sempre la contraddistingue, cioè eccellenza ed elevata qualità di cura a favore del paziente bisognoso di riabilitazione, in particolare in ambito neurologico”.

Terapia robotico-assistita

“Dopo un lungo periodo di studio e valutazione interdisciplinare – ha proseguito Sandro Foiada - ci siamo dotati di 4 strumenti tecnologicamente avanzati che abbiamo scelto per offrire ai nostri pazienti – siamo i primi in Ticino - una modalità di recupero funzionale e cognitivo legata alle nuove tecnologie. La sala sarà usufruibile ai pazienti da aprile. Questa nuova modalità di terapia sarà complementare a ciò che già offriamo e ci permetterà di aggiornare e ampliare lo spettro di terapie a favore dei pazienti”.

Apertura di un centro di terapie ambulatoriale a Lugano

“Stiamo inoltre lavorando – ha aggiunto il direttore - all’apertura di un centro ambulatoriale specialistico di riabilitazione neurologica al di fuori della Clinica. Il Centro, previsto a Lugano, ci darà finalmente la possibilità di garantire ai nostri pazienti quella continuità di cura tanto desiderata e di cui c’è un gran bisogno. Potremo in questo modo diffondere al di là di Brissago la nostra eccellenza e la nostra filosofia di cura a favore dei nostri pazienti e più in generale di tutti i pazienti ticinesi. Questo centro godrà della stretta collaborazione con l’Istituto Neuro centro della Svizzera Italiana e del Centro Svizzero per paraplegici di Nottwil”. 

La Clinica Hildebrand in breve

La Clinica è un Centro di riabilitazione indipendente gestita da una fondazione privata non a scopo di lucro. La Clinica Hildebrand si occupa della riabilitazione specialistica e intensiva di tutte le condizioni neurologica, cardiologiche, muscoloscheletriche, geriatriche e psicosomatiche che creano quadri di disabilità acuti e cronici. La Clinica accoglie pazienti assicurati LAMal e SUVA nel reparto comune, semi privato e privato, come pure pazienti solventi provenienti dall’estero. Fa parte delle due entità della rete riabilitativa REHA TICINO, dell’associazione di categoria SWISS REHA ed è certificata ISO.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
TOP News
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile