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04.09.24 - 15:550

PerBacco! A Bellinzona vietata la birra da asporto. Pronzini: "Editto da Corea del Nord"

Il consigliere comunale chiede spiegazioni sulle misure di polizia adottate in occasione della Festa della vendemmia

BELLINZONA -. Niente birra durante PerBacco! E Matteo Pronzini, consigliere comunale dell’MPS interroga il Municipio di Bellinzona chiedendo lumi sul singolare divieto.

“È un elemento che, negli ultimi anni, ritorna spesso – premette -: quello di una politica da parte della città che possa in qualche modo sostenere i commerci del Centro (e non solo) che segnalano difficoltà, discontinuità (aperture e chiusure che si susseguono), eccetera. Il Municipio ha ammesso a più riprese di non sapere come intervenire, pur manifestando la propria disponibilità.

A più riprese le autorità comunali hanno sottolineato l’importanza della tenuta di eventi in città come occasione per aiutare e favorire le attività commerciali: la presenza di un numero importante di persone provenienti dal resto della Svizzera e del Cantone dovrebbe favorire le attività commerciali”.

Ma ecco il divieto: “Apprendiamo ora che, in occasione dell’imminente, evento “Per Bacco, festa della vendemmia di Bellinzona” ai ristoranti del centro, la polizia comunale ha consegnato, brevi manu, una circolare nella quale si indica che in occasione di questo evento (che durerà 4 giorni, da giovedì 5 a sabato 8 settembre) “agli esercizi pubblici del centro Città non è consentita la vendita di birra da asporto e la posa di spine esterne per tutta la durata dell’evento”. Ora, abbiamo capito che la limitazione riguarda la birra e in particolare quella da asporto (una bottiglietta di birra comperata all’interno di un esercizio pubblico e consumata, a canna, per le vie della città sarebbe un’infrazione?); e potremmo ancora capire che si chieda di non vendere vino (vista l’enorme offerta che vi sarà da parte di cantine e bancarelle di degustazione presenti per le vie cittadine): ma non riusciamo a capire quale sia la “ratio” di questo divieto della vendita di birra da asporto. Tra l’altro, se proprio si volesse essere coerenti, il divieto dovrebbe essere esteso anche ai supermercati che vendono birra da asporto e non solo limitato agli “esercizi pubblici”. Insomma, ci pare un editto in stile Corea del Nord”.

Alla luce di queste considerazioni Pronzini chiede al Municipio:

1.Su quali basi legali è stato emanato questo divieto alla vendita di birra di asporto e la posa di spine esterne?

2. Senza voler drammatizzare, non ritiene che una simile decisione sia di fatto una lesione del diritto commerciale e che potrebbe rappresentare un pericoloso precedente?

3. Non ritiene che atteggiamenti di questo tipo suscitino nei commercianti, già “depressi” per l’evoluzione non certo positiva degli affari, ulteriore scoraggiamento e frustrazione?

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