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TiPress/Francesca Agosta
Politica e Potere
15.02.23 - 12:480
Aggiornamento: 15:44

L'UDC tuona sui livelli: "Un pasticcio per salvare la faccia a Bertoli. Lega incomprensibile"

“Dopo 12 anni di ideologia egualitarista da parte del DECS, si è deciso di sprecare altri 3 anni con un esperimento che non condurrà da nessuna parte”

BELLINZONA – Livelli alle medie, l’UDC ticinese prende posizioni oggi sul voto parlamentare che ha dato via libera alla sperimentazione: “Ieri la maggioranza del Gran Consiglio composta da Socialisti, Verdi, Centro, Più Donne, Comunisti e in modo incomprensibile anche la Lega – si legge nella nota stampa firmata dal presidente Piero Marchesi e dal capogruppo Sergio Morisoli - ha fatto rientrare dalla finestra un pezzo della fu “scuola che verrà” bocciata dal popolo ticinese. Ma i Ticinesi vogliono una vera e solida riforma del sistema scolastico per salvare il futuro dei nostri giovani. Invece il DECS, il Consiglio di Stato, la Commissione scolastica e il Gran Consiglio se ne fanno un baffo e buttano nel mucchio un pasticcio affrettato e milionario per salvare la faccia del Consigliere Manuele Bertoli.

Dopo 12 anni di politiche e scelte scolastiche fallimentari e di ideologia egualitarista da parte del DECS, si è deciso di sprecare altri 3 anni con un esperimento che non condurrà da nessuna parte. Per 3 anni verranno testati 4 nuovi modelli didattici, ma al massimo per 6 sedi scolastiche delle 36 di scuola media senza specificare cosa sarà testato, quali sono i criteri di valutazione, quali saranno i vantaggi e gli svantaggi di chi partecipa all’esperimento e chi e come sarà giudicato l’esito dell’esperimento. Si vuole illudere i genitori e gli allievi che i livelli non ci saranno più, mentre continueranno ad esserci per circa 10'000 allievi su 12'000 allievi delle scuole medie.

Oltre a non essere scientificamente serio, questo procedimento crea confusione generale tra docenti, direzioni, genitori oltre ad una evidente disparità di trattamento tra allievi, famiglie e sedi senza sapere se e chi sarà favorito e chi sarà penalizzato da questa scelta affrettata, improvvisata e incompleta. Non sarà migliorata di un millimetro la situazione della scuola ticinese e chi ne paga le conseguenze saranno le famiglie. In più, il Gran Consiglio ha votato questa assurda e discriminatoria formula di sperimentazione senza un dispositivo di legge e senza un credito di spesa.

L’UDC ha sempre ribadito che la scuola andava riformata al più presto e dal 2016 a oggi ha presentato numerose soluzioni concrete, tutte inevase. Ci siamo battuti e ci batteremo per superare il vicolo cieco dei livelli, ma non abbassando la qualità, né creando incertezza e approssimazione. Deploriamo la fuga in avanti di quanto deciso ieri in fretta e furia, tanto più che fra poche settimane ci sarà un nuovo capo/a del DECS, una nuova Commissione scolastica e che potrebbero, ce lo auguriamo di cuore, procedere finalmente con una riforma scolastica per tutti e non con una rivoluzione sociale per pochi”.

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