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Politica e Potere
23.02.20 - 10:070

Nuova interpellanza di Galeazzi: “Coronavirus”: quando arriverà in Ticino saremo veramente pronti?"

Dopo quello di ieri, il democentrista invia un nuovo atto parlamentare, chiedendo come ci si organizzerebbe in caso di Comuni in quarantena, come verrebbe gestita l'economia e come si affronterebbe l'emergenza sanitaria

BELLINZONA – “Seguendo l’evoluzione appena fuori dai nostri confini (in Lombardia vi sono 10 Comuni in quarantena, eventi pubblici annullati, chiusura di aziende e commerci), vi è da attendersi prossimamente qualcosa di simile anche alle nostre latitudini”, scrive Tiziano Galeazzi, convinto che oramai, anche se si augura di no, la “domanda da porci non sarà più se arriverà in Ticino ma quando”, riferendosi al Coronavirus che sta creando psicosi in Italia.

“Ci auguriamo che ciò non accada ma le speranze si assottigliano sempre più; forse, quando il Governo risponderà a questa interpellanza bis, la situazione sarà già evoluta. Le rassicurazioni ufficiali espresse in questi giorni dal medico cantonale, Dott. Merlani, non soddisfano per nulla parte della popolazione, me compreso. Ci si chiede che tipo di misure concrete il Ticino stia pianificando, oltre a diffondere rassicurazioni difficilmente credibili, poiché non supportate dall’evidenza degli ultimi sviluppi”.

Il Ticino non è “orticello ticinese” ovattato e per ora incontaminato, come sembra la pensino gli “scienziati” a Berna”, aggiunge, e pone al Governo, divise per categoria, le domande che un po’ tutti si stanno facendo in queste ore.

“Economia:

A) Il Governo ha interpellato tutte le categorie economiche per valutare il rischio di chiusura momentanea di aziende, fabbriche, uffici, commerci e servizi? Quantificando i danni?

B) Si è valutato di implementare misure di telelavoro, per evitare di recarsi sul posto d’impiego in caso di chiusura delle attività economiche?

C) Se dovessero rallentare le attività economiche sul nostro territorio (chiusure parziali delle aziende), è già stato fatto uno studio sull’impatto economico-finanziario complessivo, anche sul PIL cantonale?

D) In caso di limitazione forzata (chiusura totale o parziale) delle attività produttive e commerciali (bar, ristoranti, negozi), si è pensato a misure di compensazione economico-finanziaria (ad es. sospensione o dilazione degli impegni fiscali)?

E) Quali misure sono state pianificate per la continuità dei servizi delle amministrazioni pubbliche cantonali e comunali, in caso si necessiti di isolare alcuni Comuni ticinesi o Uffici pubblici cantonali (messa in quarantena)?

F) Si è pensato a quali misure di sostentamento organizzare per far fronte a eventuali situazioni in cui la popolazione fosse messa in quarantena nelle proprie abitazioni (cibo, acqua e generi di prima necessità, servizi in generale)?

Sanità e socialità:

G) Quali altre misure sanitarie e sociali verranno prese in caso d’isolamento di alcuni Comuni sul nostro territorio?

H) Abbiamo strutture sanitarie pronte ad intervenire e ad accogliere eventuali pazienti positivi al virus, al di fuori degli ospedali?

I) Abbiamo materiale sanitario a sufficienza (mascherine con filtro, tute protettive e altri materiali) per i pazienti contagiati e gli operatori sanitari in campo?

J) Ai medici operanti in Ticino e all’Ordine dei medici sono già state date disposizioni particolari per controllare (tamponi rilevatori del virus) i pazienti al loro domicilio, tenendoli così lontani da studi medici e ospedali affollati?

K) Ospedali e case per anziani sono informati e pronti in caso di isolamento delle proprie strutture (turni, personale e viveri)?

 

L) Si è già predisposto un numero verde-hotline al servizio dei cittadini? Chi gestirà il triage delle chiamate e degli interventi?

Territorio e Istituzioni:

M) Sono state individuate altre eventuali strutture d’;isolamento sul nostro territorio per i pazienti colpiti dal virus?

N) Sono stati presi contatti con il Dipartimento della difesa a Berna per un eventuale appoggio dell’Esercito (in campo sanitario) per l’utilizzo delle strutture militari (strutture conosciute o classificate, caserme, siti sanitari militari)?

O) Come vorrà coordinarsi il Cantone con la protezione civile e con le istituzioni comunali? Vi sono già disposizioni emanate ai Comuni? (siti protezione civile comunali già approntati?)

P) Sono già in vigore disposizioni specifiche con le FFS sui controlli ferroviari da Sud a Nord e da Nord a Sud, compresi i treni internazionali che valicano i confini svizzeri (disposizione di controllo medico)?

Q) Non sarebbe utile informare la popolazione in modo capillare con un argomentario (su come comportarsi e chi avvisare) distribuito a tutti i fuochi del Canton Ticino? (nelle lingue nazionali più l’inglese)

Educazione, sport e cultura:

R) Sono state emesse disposizioni per le scuole cantonali e comunali per evitare il rischio di contagio e chiusura degli istituti (corpo docenti, genitori e allievi)? E per le associazioni sportive, specie quelle con attività collettive che prevedono contatti multipli tra persone e materiali in condivisione tra gli atleti (attrezzature, docce comprese)?

S) Le società e associazioni ticinesi sono state sensibilizzate in modo adeguato? Se sì, quando e in che modo? Se no, perchè e cosa si attende ancora in questa fase preventiva?”

Il motto di Galeazzi, membro della Commissione sanità e Socialità, è: “Senza allarmismi ma sempre vigili, la popolazione va informata!”

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