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TiPress/Alessandro Crinari
Politica e Potere
23.01.20 - 16:080

Resort sul Monte Brè a Locarno, Speziali bombastico contro chi vuole "mummificare il presente". E gli oppositori sparano sui promotori

Il deputato: "Nessuno si sorprenda se i giovani prendono l’aereo, con buona pace di Greta, per andare verso Paesi dove gli investimenti non sono ostacolati"

LOCARNO - Il progetto di un resort sul Monte Brè a Locarno continua a tener banco in città e nella regione. Oggi il comitato “Salva Monte Brè” ha diramato una dura nota stampa, firmata da Marco Ricca, contro i promotori dopo la serata pubblica svoltasi martedì sera al Palacinema. Ma sulla vicenda si registra oggi una bombastica presa di posizione del deputato PLR Alessandro Speziali che cannoneggia gli oppositori.

 

“Il nemico invincibile è sempre lo stesso, che abbiamo visto trionfare anche contro il Parco nazionale del Locarnese e in parte è nascosto dentro ognuno di noi: la vocina che, più di ogni altra cosa, vuole mummificare il presente, preservare una bolla di (presunta) tranquillità, contro ogni fastidio. ‘L’emm sempro fai inscì’ – scrive sulla sua bacheca Facebook -. Assistiamo a una campagna indisturbata che va dall'ostruzionismo al populismo, per il quale costruire = deturpare, e dietro al quale si nasconde il solito messaggio per cui i ricchi rubano (o ‘fanno bruciare la nostra casa’, per dirla con parole alla moda). Come se l’offerta turistica non desse lavoro a nessuno, e non contribuisse a produrre il pane che mettiamo in tavola.

 

Nessuno si sorprenda se i giovani prendono l’aereo, con buona pace di Greta, per andare verso Paesi dove gli investimenti non sono ostacolati. Il pericolo è che lo stesso facciano anche i pochi investitori rimasti, se la politica si lascerà dettare l’agenda da pochi (ma motivatissimi) Neinsager. Così magari alla fine non avremo il resort sul Monte Brè, e potremo goderci dall’alto la vera distruzione del territorio, che continua indisturbata – fra villette e casermoni che nessuno può contestare”.

 

Il comunicato di “Salva Monte Brè”

 

“La società speculativa Aedartis (già Augur Invest) ha organizzato martedì sera una presentazione del suo progetto nella sala principale del Palacinema di Locarno. La popolazione, che aveva già firmato la nostra iniziativa popolare in tempi record, ha risposto alla chiamata e si è riversata in massa. Quello che doveva essere un esercizio di seduzione e di ribaltamento di opinione si è trasformato in un fiasco monumentale per i promotori. L'altro ieri sera sera, hanno dimostrato tutta la portata del loro disprezzo per noi, la gente della regione.

 

Tuttavia, e affinché ognuno possa farsi la propria opinione, abbiamo registrato la serata e la pubblicheremo oggi su YouTube e su Facebook.

 

Innanzitutto, i promotori si sono rifiutati di rispondere alle domande essenziali, quelle che noi stessi poniamo da più di un anno e che il pubblico ha ripetuto ieri: e la strada, durante e dopo la costruzione? E la fornitura di acqua per l'hotel, i due ristoranti e lo spa? O l'uso dell'elicottero? A queste domande, del tutto assenti dalla loro presentazione, è stato risposto in un solo modo: "nessun commento" o "non lo sappiamo ancora" o "è un dettaglio che non importa".

 

Si potrebbe pensare che il progetto sia ancora lontano dalla sua conclusione. Eppure i promotori hanno anche annunciato che la domanda di concessione edilizia sarebbe stata presentata entro 10 giorni.

 

Quando gli viene chiesto perché non condividono più dettagli (piuttosto che fare una presentazione superficiale di "marketing") il loro avvocato risponde - con un disprezzo e una malafede che sorprenderebbe i più cinici - che nessuno è interessato a vedere 140 pagine di planimetria, e che dobbiamo andare a guardare la domanda di concessione edilizia solo dopo che è stata presentata.

 

Alla domanda su come intendono ottenere la licenza edilizia ora che la Zona di Pianificazione è in vigore, rispondono che non li riguarda, che non cambia nulla e che la Zona di Pianificazione non ha per loro alcun effetto vincolante.

 

Quando gli viene chiesto come pensano di poter commercializzare i loro "apart-hotel" quando tanti altri progetti sono falliti nella regione, rispondono che lavorano con una società di marketing internazionale che sa esattamente cosa fare per far sì che il progetto abbia successo.

 

Quando viene loro fatto notare che i loro modelli e i loro progetti, che dovrebbero mostrare l'integrazione armoniosa del loro maxi-resort a Monte Brè, non rappresentano le vere case di Brè, ignorano la questione, che non considerano rilevante.

 

Quando viene chiesto loro il prezzo al quale intendono commercializzare il metro quadrato a Brè, si rifiutano di rispondere.

 

Quando viene chiesto loro cosa intendono fare della seconda metà del terreno acquistato a Brè (oltre 15mila metri quadri che non fanno parte del progetto in corso), si rifiutano di rispondere. Quando gli viene chiesto se usano la tecnica del salame, si rifiutano di rispondere.

 

Alla domanda quale sia il rapporto tra Monte Brè e Val Bavona (che pretendono di utilizzare come base per definire il carattere "autentico" del loro maxi-resort), non rispondono.

 

Quando gli è stato chiesto, dato che la parola "integrazione" è stata ripetuta più volte, perché non hanno fatto la loro presentazione in italiano (anche se hanno personale che parla italiano), il CEO ha risposto che parla già 6 lingue e che non ci si può aspettare che sappia l'italiano. Come evidentemente non sapeva l'italiano chi ha realizzato le slide per la presentazione, che malgrado le poche parole usate è apparsa colma di errori ortografici.

 

Riassumendo, i promotori hanno riciclato la presentazione che probabilmente propongono ai loro investitori stranieri che non sanno assolutamente nulla (e non se ne preoccupano) della situazione di Brè. Possono aver immaginato che la loro performance, priva di qualsiasi tipo di contenuto, avrebbe raccolto l'ovazione di una marmaglia ignorante, incantata dal loro genio.

 

Fortunatamente, gli abitanti di Brè e Locarno sono più saggi di così, e hanno gentilmente posto loro le vere domande. Non aspettandosi questo, i promotori si sono resi ridicoli, chiudendo la serata in fretta e furia dopo l'ennesima domanda scomoda. Ma da questo esercizio è emersa una cosa positiva: l'entità della loro arroganza è ormai chiara. Questa non è più un'accusa o un'impressione, ma un fatto. Piuttosto di rinunciare all'opacità che ha prevalso fin dall'inizio, hanno rafforzato i dubbi su di loro.

 

Per quanto riguarda la nostra associazione, attendiamo con ansia la loro richiesta di concessione edilizia. Naturalmente, useremo tutti i mezzi politici, finanziari e intellettuali a nostra disposizione per opporci.

 

Grazie di nuovo agli abitanti di Locarno e del Monte Brè, che hanno dimostrato ancora una volta di essere dalla parte della bellezza, della verità e della civiltà. Insieme finiremo di respingere i barbari, e poi ricostruiremo la repubblica.

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