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TiPress/Carlo Reguzzi
Cronaca
27.12.22 - 10:260

“Il 2023 sarà un anno difficile”: gli svizzeri guardano al nuovo anno con pessimismo

Lo rivela un sondaggio di Comparis, secondo cui sempre più cittadini elvetici si attendono un peggioramento della propria situazione finanziaria. I principali spauracchi sono gli aumenti della cassa malati e gli elevati prezzi dell'energia

ZURIGO - Gli svizzeri si apprestano ad accogliere il nuovo anno con una buona dose di pessimismo. Non accadeva dal 2017. Più di un adulto su quattro (il 27,5% della popolazione) si aspetta un peggioramento della propria situazione finanziaria nel 2023. A rivelarlo, un sondaggio rappresentativo di Comparis.ch, che ha interpellato 1.047 persone nel mese di dicembre. I principali spauracchi restano i premi delle casse malati e i prezzi dell'energia. 

Maggior preoccupazione dilaga tra le fasce a più basso reddito; tra coloro che guadagnano meno di 4.000 franchi lordi al mese, infatti, la percentuale di coloro che vedono nero per il futuro sale addirittura al 41,8%.  “Sono soprattutto costoro ad aspettarsi un 2023 difficile”, spiega l’esperto in finanze e consumi di Comparis  Michael Kuhn - ad aspettarsi un 2023 difficile». Dal sondaggio si evince pure che il 49% dei lavoratori con salari bassi fa “attenzione a ogni centesimo”, contenendo fortemente le proprie spese per poter pagare tutte le bollette.

Il 75,5% degli intervistati citano come motivo principale del proprio pessimismo il forte rincaro dei premi di cassa malati, annunciato lo scorso mese di settembre e che prevede una vera e propria stangata per i ticinesi (+9,2%). Altri spauracchi sono gli aumenti dei prezzi degli affitti e delle ipoteche (citato dal 38,1% degli intervistati) e il timore che i propri investimenti possano perdere di valore (14,9%).

Tuttavia, anche coloro che non vedono nero per il futuro risentono comunque dell’attuale rincaro dei prezzi per energia e riscaldamento. Il 71% dichiara infatti che l'inflazione influisce “significativamente” sul proprio bilancio familiare, percependo un aumento “forte” o “molto forte” dei prezzi dell'energia.

E i rincari in atto influiscono su tutta l'economia. Uno svizzero su due punterà infatti sul risparmio e consumerà di meno. E ciò vale in particolare modo per il Ticino (70%). “A causa dell'aumento dei tassi d'interesse - spiega Kuhn - depositare denaro su un conto bancario è tornato a essere più conveniente, anche se l’attuale rincaro erode i guadagni”.

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