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Cronaca
02.12.22 - 08:370
Aggiornamento: 03.12.22 - 13:12

Il sogno di Stefano Artioli per riportare San Bernardino agli antichi splendori potrebbe diventare presto realtà

Pronto l’ambizioso progetto che intende ridare lustro alla rinomata località montana, che dovrebbe partire nel 2023. Una visione moderna ed eco-sostenibile, servizi su misura per ogni tipo di clientela: turisti e residenti. Ecco i principali contenut

SAN BERNARDINO - San Bernardino Swiss Alps, società facente capo al family office della famiglia Artioli, ha messo a punto il progetto che mira a ridare vita e valorizzare la località di San Bernardino, attraverso una serie d'iniziative e sviluppi: dal rilancio degli impianti di risalita, alle strutture turistiche e ricettive, alle infrastrutture per la popolazione, fino ai servizi base per la vita di un villaggio di montagna.

“Trovo che San Bernardino sia qualcosa di speciale: la bellezza naturale di un villaggio di montagna svizzero nel cuore delle Alpi. Un’ampia valle di alta montagna, con il suo paesaggio naturale romantico e selvaggio, capace d'ispirare la mia visione di San Bernardino Swiss Alps. Un’anima incontaminata che io intendo preservare. Per questo vedo la sostenibilità come pietra angolare su cui basare lo sviluppo di San Bernardino. Io ci credo e sono sicuro che insieme questa perla potrà risplendere”. Sono le parole di Stefano Artioli, ideatore di questo ambizioso progetto, illustrato in un documento di presentazione in cui ogni dettaglio è pianificato con cura e attenzione, e che grazie ai suoi collaboratori dovrebbe prendere avvio nel 2023 e concludersi, attraverso varie tappe, tra il 2027 e il 2030.

Una visione moderna, eco-sostenibile, che ha lo scopo di rinverdire i fasti del passato di questo splendido borgo, grazie a un comprensorio rinnovato e servizi su misura per ogni tipo di clientela, con innumerevoli possibilità di attività all’aperto, vivibili d’inverno così come d’estate. L’obiettivo è quello di rendere San Bernardino un luogo che non debba vivere del turismo di giornata, ma possa offrire un’ampia offerta a un sempre più vasto pubblico. Una località turistica moderna che possa rinnovarsi con contenuti a più livelli e servizi essenziali sia per chi soggiorna a livello turistico, per chi ci vive e per chi possiede una seconda casa.

Da località strategicamente importante per l’attraversamento delle Alpi sin dai tempi dei romani, San Bernardino si trasforma a partire dagli Anni ’70 in rinomata località turistica montana. Gli Anni ’70 e ’80 dimostrano le potenzialità turistiche del villaggio, grazie anche all’apertura della galleria. La grande crescita esponenziale, legata soprattutto allo sci, si mantiene per tutto il decennio successivo. Tuttavia, la mancanza di rinnovamento delle strutture, l’orientamento verso un turismo di giornata e di passaggio, maggiori difficoltà economiche e l’assenza d'investimenti, hanno portato San Bernardino a perdere il suo appeal turistico principale.

Nel 2012 vengono chiusi gli impianti di Confin, che per poter continuare necessiterebbero di un totale rinnovamento. Ed ecco che, senza gli impianti, San Bernardino torna a essere località di passaggio.

Non si tratta solo di un luogo dalla bellezza mozzafiato, ma di una località in una posizione strategica e facilmente raggiungibile: si pensi che dista solo due ore di automobile da Milano, due ore e venti minuti da Zurigo, un’ora da Lugano. Per questo motivo, la creazione di nuovi posti letto (fino a millecinquecento) crescerà di pari passo con l’ammodernamento d'impianti e infrastrutture, e con il rinnovo e la riapertura degli impianti di risalita. Strutture ricettive storiche come l’hotel Ravizza, il Brocco e Posta, l’hotel Suisse, il Central e la Casa Montana conosceranno un processo di rimodernamento, senza però essere snaturate e private delle loro caratteristiche originali, ma saranno valorizzate e integrate armoniosamente nell’agglomerato urbano montano. “A tutto questo si unirà una particolare attenzione nei confronti dell’ambiente attraverso soluzioni eco-sostenibili, come ad esempio l’utilizzo di materiali naturali come legno e pietra, che possano dare valore a ogni singolo progetto”, dichiara Lucio Gerna direttore esecutivo dello sviluppo di San Bernardino Swiss Alps.

Strutture ricettive per ogni target: hotel di charme, design hotel e smart apartments; ristoranti in quota e in paese; impianti sciistici moderni; il tutto in un’ottica rigorosamente “Green”, che prevede l’utilizzo delle energie rinnovabili, per un turismo sostenibile e rispettoso del clima nella regione di San Bernardino. A tutto questo si aggiunge l’obiettivo di trasformare le aree Mutti e Acuforta, di proprietà patriziale e municipale. L’area Mutti vedrebbe la realizzazione di nuove strutture sportive utilizzabili tutto l’anno, così come un family hotel e nuovi smart apartments. L’area dell’Acuforta vedrebbe invece la realizzazione del resort wellness&spa Les Arts e di appartamenti a gestione alberghiera. Queste due aree sono importantissime per il completamento del progetto e la sua migliore funzionalità. Nell’area USTRA verrà realizzato un autosilo interrato (al piano terreno saranno garantite le movimentazioni dei mezzi USTRA ed il suo attuale funzionamento) dal quale potranno partire navette elettriche di collegamento per limitare il passaggio degli autoveicoli nel centro villaggio. A questo si desidera realizzare nuovi posti auto nell’area Mutti ed Acuforta così come per gli impianti di risalita per un totale di 900 nuovi posti auto.

La rivalorizzazione della località di San Bernardino porterà, nell’idea di Swiss Alps, diversi vantaggi: da nuove opportunità professionali, all’insediamento di nuovi nuclei familiari attivi, fino alla valorizzazione e promozione del territorio e delle sue eccellenze.

“Desideriamo che la trasformazione di questo luogo bellissimo in una destinazione per tutto l’anno, possa portare allo sviluppo di tutti i progetti attraverso la valorizzazione di realtà locali, nuovi posti di lavoro e iniziative a vantaggio di popolazione e villeggianti, con il desiderio e la volontà di essere un valore aggiunto per tutta la Regione Moesa, il Grigioni italiano e non solo”, afferma Marcello Censi, direttore Commerciale di San Bernardino Swiss Alps. “Tutto questo non può non svilupparsi attraverso un azionariato pubblico-privato per quanto riguarda la rinascita degli impianti della zona di Confin. L’iniziativa imprenditoriale di San Bernardino Swiss Alps non può prescindere dal supporto di chi la regione la vive e la conosce al meglio. Il consenso ed il sostegno, anche economico, del pubblico è un qualcosa di necessario per la piena riuscita del progetto”, aggiuge Censi.

“Desideriamo fornire servizi al cittadino per rendere vivibile San Bernardino 365 giorni l’anno. Il nostro obiettivo è quello di essere attrattivi verso vari target, dalle famiglie con bambini, ai giovani e agli anziani, dagli sportivi a chi vuole vivere la montagna in tranquillità. Non vogliamo incentivare il turismo di giornata, ma un turismo che possa vivere appieno San Bernardino in tutte le sue potenzialità. L’obiettivo è quello di far comprendere le potenzialità di San Bernardino a un pubblico quanto più ampio, così come desideriamo comprendere i desideri di chi San Bernardino la vive costantemente.

Per questo sarà da oggi attivo un nuovo sito web, sanbernardino-swissalps.com, dove sarà possibile scoprire i dettagli del progetto, così come offrirci consigli e nuove idee. In questa fase, il sito web sarà il cuore del progetto e verrà costantemente aggiornato per rivelare i dettagli e le novità. Puntiamo a promuovere il territorio e le sue eccellenze attraverso iniziative in collaborazione con l’Ente Turistico e abbiamo come obiettivo quello di essere già attivi con i primi progetti a partire dalla fine del 2023 quando desideriamo anche riaprire una prima tratta degli impianti”, dichiara Niccolò Meroni, direttore marketing del progetto.
 

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